Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di Professore Ordinario Presso la Facolta' di Economia Settore IUS/01 – Diritto Privato. Pubblicato sulla Gazzetta n. 54 dell’11./7/2008.

 

 

 

 

                VERBALE  n. 2

 

Il giorno  21 giugno 2010 alle ore  12,00, presso i locali del  Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” in Chieti-Pescara, ha avuto luogo la 2^ riunione della Commissione costituita per il concorso di cui in premessa.

La Commissione,  composta dai seguenti  professori:

 

Prof. Giorgio de Nova -  Presidente

Prof.ssa Valeria Caredda  -  Segretario

Prof. Nicola Di Prisco -  Membro eletto

Prof. Claudio Turco  -  Membro eletto

Prof. Enrico Elio del Prato -  Membro designato

 

risulta presente al completo e pertanto la  seduta può essere regolarmente espletata.

             Essendo trascorsi oltre 7 giorni dalla prima riunione, dopo i quali l’Amministrazione ha provveduto a rendere pubblici i criteri per la valutazione dei candidati, la Commissione acquisisce dal Funzionario responsabile la documentazione ufficiale per procedere all'esame della stessa, che comprende l’elenco dei candidati che hanno presentato domanda di partecipazione alla valutazione comparativa, le domande, i titoli e i  plichi delle pubblicazioni, inviate dai candidati nei termini prescritti dal bando di concorso.

            I candidati che hanno presentato la documentazione nei modi e nei termini prescritti dal bando stesso risultano essere, in ordine alfabetico di cognome,  i  seguenti:

Alvisi Chiara

Carota Lisia

Cricenti Giuseppe

Gambini Marialuisa

Marucci Barbara

Montecchiari Tiziana

Dalla  comunicazione  degli uffici amministrativi risulta che tutti i candidati hanno inviato  le pubblicazioni entro i termini.

Con successiva nota è stata comunicata la  rinuncia del candidato Giuseppe Cricenti.

Tra i candidati senza la qualifica di professore associato, che hanno soddisfatto gli obblighi previsti dal bando e dal D.P.R. 117/2000 e che dovranno sostenere la prova didattica, risulta la dott.ssa Tiziana Montecchiari.

In base  a quanto sopra i candidati ammessi  alla valutazione risultano essere i seguenti:

Alvisi Chiara

Carota Lisia

Gambini Marialuisa

Marucci Barbara

Montecchiari Tiziana

 I  membri della Commissione ribadiscono di non avere con essi alcun rapporto di parentela o affinità fino al IV grado incluso. Dichiarano inoltre di non avere concorsi in atto, nei quali i candidati risultino commissari unitamente ai membri della Commissione medesima.

            In primo luogo, la commissione verifica la rispondenza delle pubblicazioni inviate da ciascun candidato, con quelle dichiarate nell’elenco allegato alle domande di partecipazione alla valutazione comparativa. Tale rispondenza risulta effettivamente esistente per tutti i candidati.

La commissione rileva che i candidati non hanno presentato lavori in collaborazione con i commissari.

La Commissione, nel rispetto di quanto previsto dal bando e attenendosi ai criteri stabiliti nella 1^ riunione, decide:

di procedere all'esame dei titoli di ciascun candidato, onde consentire la formulazione di  una profilo   curricolare

 

SCHEDE  CURRICOLARI :

 

Candidata ALVISI Chiara - Scheda curricolare

Nata  il 31.5.1967 a Cesena

Attività didattica: ricercatore di Diritto privato dal 1998, professore associato di Diritto privato nell’Università di Bologna dal 2002; oltre al Diritto privato, ha avuto incarichi di insegnamento in Legislazione del turismo, Diritto dei mercati finanziari; ha svolto attività didattica nel Dottorato di ricerca “Stato e persona negli ordinamenti giuridici: indirizzo Diritto civile” dell’Università di Bologna.

 

Candidata CAROTA Lisia - Scheda curricolare

Nata il 17.9.1960 a Pescara

Attività didattica: ricercatore di Diritto privato dal 1994 e professore associato dal 2002 nell’Università di G. d’Annunzio di Chieti-Pescara; oltre al Diritto privato, ha insegnato Diritto delle obbligazioni e dei contratti; Diritto agrario, Diritto dei mercati finanziari II; ha svolto seminari nell’ambito del Dottorato di ricerca in “Diritto europeo e comparato dell’impresa e del mercato” dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara.

 

Candidata GAMBINI Marialuisa – Scheda curricolare

Nata il 15.3.1966 a Pescara

Attività didattica: docente a contratto di “Nozioni giuridiche fondamentali” nell’Università degli Studi del Sannio – Benevento nell’a.a. 2000-01; dal 2001 professore associato in Diritto privato nell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara; ha insegnato, oltre al Diritto privato, “Nozioni giuridiche fondamentali”; è componente del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in “Diritto europeo e comparato dell’impresa e del mercato” dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara.

 

 

Candidata MARUCCI Barbara – Scheda curricolare

Nata l’11.10.1971 a Camerino (Mc)

Attività didattica: docente a contratto nel corso integrativo di “Disciplina delle obbligazioni e dei contratti”  presso l’Università di Camerino; professore associato di Diritto privato dal 2001 nell’Università di Camerino e dal 2007 nell’Università di Macerata; svolge attività didattia nel dottorato di ricerca “Il diritto civile nella legalità costituzionale” presso l’Università di Camerino; ha insegnato, oltre al Diritto privato, Diritto delle persone e della famiglia, Diritto dei contratti, Diritto aziendale.

 

Candidata MONTECCHIARI Tiziana – Scheda curricolare

Nata il 23.2.1962 a Macerata

Attività didattica: ricercatore di Diritto privato nell’Università di Macerata dal 1994; ha svolto regolarmente esercitazioni, seminari e lezioni nell’ambito dei corsi di Diritto privato e Diritto civile; ha tenuto per supplenza l’insegnamento di Diritto di famiglia, Diritto dei minori e della famiglia; ha svolto attività didattica in Diritto privato nella Scuola di specializzazione per le professioni legali; è componente del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Diritto dei contratti presso l’Università di Macerata.

 

A questo punto la commissione, dato atto che i singoli commissari, sulla base delle pubblicazioni e dei titoli a suo tempo inviati dai candidati, hanno già predisposto i giudizi individuali, procede alla acquisizione degli stessi, che, definitivamente redatti in relazione al profilo curricolare di ciascun candidato, vengono qui di seguito riportati:

 

GIUDIZI INDIVIDUALI GIORGIO DE NOVA

 

 

Candidata: Chiara Alvisi

 

La candidata è, dal 2002, professore associato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna.

La produzione della candidata è pertinente con il settore scientifico-disciplinare oggetto della presente procedura di valutazione comparativa e dimostra particolare impegno e continuità nella ricerca.

La candidata presenta cinque monografie.

Quattro monografie, del 1997, (Concorrenza sleale, violazione di norme pubblicistiche e responsabilità), del 2000 (Autonomia privata e autodisciplina sportiva), del 2002 (Subfornitura e autonomia collettiva) e del 2007 (Il diritto privato del turismo e l’ordine giuridico del mercato), affrontano, in diverse prospettive e in diversi settori, il tema comune dei rapporti tra ordine pubblico economico e autonomia privata (in particolare, autonomia collettiva), e dimostrano capacità di muoversi in ambiti caratterizzati dalla pluralità di fonti.

Particolare interesse desta la quinta monografia, del 2008, che ha ad oggetto il trasferimento dei diritti nel trasporto di cose. L’autrice muove dalla premessa che nel trasporto di cose è normale che creditore della prestazione di trasporto del vettore non sia il mittente, ma un destinatario terzo, tanto che l’art. 1689 cod. civ. disciplina espressamente questa ipotesi. L’opinione ricevuta è che in questo caso si abbia un contratto a favore di terzi. Ma la candidata mette in evidenza le numerose e rilevanti differenze tra la figura generale del contratto a favore di terzi e il trasporto di cose con destinatario diverso dal mittente, ed in particolare sottolinea, riprendendo una considerazione di Moscarini, come difetta il tratto che caratterizza il contratto a favore di terzi, vale a dire l’acquisto immediato in capo al terzo del diritto per effetto della stipulazione, e ciò perché il destinatario acquista il diritto solo a seguito della richiesta di riconsegna, e per di più non può esercitarlo se non verso pagamento di quanto dovuto al vettore. L’Autrice esamina allora la configurazione del trasporto di cose come delegazione di pagamento elaborata da Silingardi, ma, pur apprezzando l’intento che la muove di consentire la sopravvivenza del diritto di contro-ordine finché sopravvive l’obbligazione di pagamento del nolo, ne mostra la inconciliabilità con la disciplina codicistica del trasporto di cose (cfr. in particolare gli artt. 1685, 3° comma e 1689, 1° comma cod. civ.). La candidata propone allora una diversa ipotesi ricostruttiva: il contratto di trasporto di cose tra il mittente e il vettore è per sua natura cedibile dal mittente al destinatario. Questa ricostruzione (che non era idonea, come felicemente sottolinea l’Autrice, sinché si seguiva la concezione atomistica della cessione del contratto) consente, tra l’altro, applicando l’art. 1408, 1° comma cod. civ., di riconoscere il diritto di contro-ordine al destinatario che abbia pagato prima della riconsegna e più in generale favorisce l’autonomia del contratto di trasporto rispetto ai rapporti sottostanti e collaterali intervenuti tra mittente e vettore o tra mittente e destinatario. L’opera si fa apprezzare per la matura e consapevole utilizzazione degli schemi di parte generale del contratto al fine di proporre una soluzione ai problemi propri del contratto di trasporto.

In conclusione, la candidata merita apprezzamento per l’impegno e la continuità nella ricerca e mostra con l’ultima monografia di avere raggiunto piena maturità scientifica, così proponendo costruzioni originali, strumentali a risolvere nodi problematici applicativi della materia trattata; è dunque da prendere in particolare considerazione ai fini della presenta procedura valutativa.

 

Candidata: Lisia CAROTA

 

La candidata è dal 2002 professore associato di diritto privato presso la Facoltà di Economia dell’Università di Chieti-Pescara, dove ha tenuto e tiene anche ulteriori insegnamenti, ed ha organizzato numerosi gruppi di ricerca, nonché coordinato significative iniziative in campo scientifico.

L’attività scientifica della candidata è pertinente con il settore scientifico-disciplinare oggetto della procedura di valutazione comparativa, e dimostra continuità nella ricerca.

La candidata presenta tre opere più rilevanti.

Dopo una prima opera del 1999 sul funzionamento dell’assemblea nella società per azioni, di attenta ricognizione e sistemazione della giurisprudenza, la candidata presenta una monografia dedicata alla cartolarizzazione dei crediti, del 2002, pubblicata nella collana collegata alla prestigiosa rivista Contratto e impresa. In essa la candidata affronta il tema, sino ad allora esaminato in modo descrittivo, tentandone un inquadramento negli schemi civilistici noti (vendita, mandato, associazione in partecipazione), per pervenire alla qualificazione come fenomeno di gestione di un patrimonio per conto degli investitori da parte della società-veicolo, idoneo a comprendere anche le ipotesi estranee allo schema tipo di cartolarizzazione.

La monografia, di agevole lettura, consente di apprezzare la capacità di ricondurre una prassi di importazione al diritto interno, e di collegare il tema oggetto di esame ad argomenti di base oggetto di discussione (la separazione patrimoniale, la natura dei titoli emessi).

La terza monografia, che ha ad oggetto il patto di famiglia, è del 2008 e mette ordine in una letteratura molto ampia, ma non sempre meditata, che si è subito formata sul tema; l’analisi della nuova normativa è condotta dalla candidata con maturità, alla luce della considerazione di fondo che il legislatore non ha qui inteso subordinare i diritti dei legittimari alla sopravvivenza dell’impresa, ma ha consentito all’autonomia privata di meglio contemperare i due interessi. Criterio di lettura è quello della ragionevolezza, che porta l’autrice all’interpretazione più congrua con il fine perseguito dalla norma.

La candidata merita quindi di essere presa in particolare considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.

 

Candidata: Marialuisa Gambini

 

La candidata è dal 2001 professore associato di diritto privato presso la facoltà di Economia di Chieti-Pescara e svolge anche altri insegnamenti.

La produzione scientifica della candidata è pertinente al settore disciplinare relativo alla presente procedura di valutazione comparativa, e dimostra continuità nella ricerca.

La candidata presenta tre opere più rilevanti.

La prima, del 2000, ha ad oggetto lo ius variandi. Dopo una premessa sulla autonomia della vicenda modificativa, da cui per vero non è chiaro quali conseguenze si traggono, l’autrice affronta il tema dell’opera, e cioè lo ius variandi unilaterale, come potere di modificare (ma non novare) ex uno latere il contratto. L’autrice procede ad una analisi dei casi in cui la legge attribuisce ad una delle parti lo ius variandi, sulla scorta del noto saggio di Schlesinger, riconosce la validità di clausole attributive di uno ius variandi e conclude nel senso che lo ius variandi, quale che sia la fonte, e sia nel caso di esercizio stragiudiziale, sia nel caso di esercizio giudiziale, è un diritto potestativo confermativo ad effetti modificativi, conclusione che non desta sorpresa. La candidata esamina poi le modalità di esercizio dello ius variandi, per giungere al tema centrale dell’opera, quello dei limiti operativi dello ius variandi, considerato come figura generale, al di là dei casi previsti dalla legge. L’analisi dei limiti, per lo ius variandi a fonte legale, torna ad essere caso per caso, e non generale, mentre per lo ius variandi a fonte convenzionale il limite è indicato nel rispetto della clausola generale di buona fede. Chiude il volume l’analisi del settore dei contratti del turismo organizzato, in relazione ai quali si sottolinea che l’attribuzione dello ius variandi è strumentale alla conservazione del rapporto. L’opera dimostra le doti di analisi della candidata, anche se l’obiettivo di una ricostruzione unitaria dello ius variandi sul piano della disciplina, in particolare quanto ai rimedi a tutela della parte in stato di soggezione, non pare compiutamente realizzata.

La seconda monografia, del 2006, ha ad oggetto le responsabilità civili dell’internet service provider. L’autrice considera sia la responsabilità contrattuale e da “contatto sociale”, sia gli illeciti telematici extracontrattuali, per concentrare infine la propria attenzione sulla colpa professionale dell’internet service provider come momento unificante, grazie ad una attenta ricognizione degli obblighi di diligenza applicabili, coordinata con le esimenti legislativamente previste. L’opera dimostra le capacità ricostruttive dell’autrice, pur se svolte più ad ordinare e classificare che ad affrontare e risolvere problemi applicativi.

La terza monografia, del 2008, ritorna al tema di internet sotto il profilo della privacy. Il saggio è apprezzabile per la messa a punto del tema, soprattutto con riferimento ai delicati rapporti tra diritto d’autore e tutela della privacy.

La candidata dimostra, in conclusione, impegno e costanza nella ricerca e doti di analisi e di costruzione, pur se i suoi scritti non offrono soluzioni innovative di particolare significato, sicché può essere presa in considerazione per la presente valutazione comparativa.

 

Candidata: Barbara Marucci

 

La candidata è professore associato di diritto privato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Camerino dal 2001, ed ha organizzato significative iniziative in campo scientifico, come risulta dai volumi di atti di convegno del 2002 (lealtà dell’informazione e diritto di cronaca), ancora del 2002 (informazione e tutela dei minori), del 2003 (le liberalità alle soglie del terzo millennio).

L’attività scientifica della candidata è pertinente con il settore scientifico-disciplinare oggetto della procedura di valutazione comparativa e dimostra apprezzabile continuità sino al 2006.

La candidata presenta due opere più rilevanti.

La prima del 2000 ha ad oggetto la risoluzione per inadempimento dei contratti non corrispettivi. Dopo una premessa di ordine generale sulla risoluzione (di cui per vero non risulta chiara la necessità al fine della trattazione del tema della risoluzione dei contratti non corrispettivi), la candidata esamina i casi in cui la legge prevede la risoluzione per i contratti non corrispettivi, casi che naturalmente di per sé non testimoniano per l’applicabilità della risoluzione come rimedio generale applicabile ai contratti non corrispettivi. Dopo un excursus sul principio di conservazione (ancora una volta in non chiaro nesso con il tema dell’indagine), l’opera affronta alcuni profili applicativi, non riuscendo tuttavia convincente nel tentativo di dimostrare che la risoluzione offrirebbe vantaggi aggiuntivi rispetto ai rimedi sostitutivi comunque consentiti (la revoca, il recesso), e ciò anche per non ben dimostrate asserzioni (come quella secondo cui il mandato oneroso non sarebbe contratto a prestazioni corrispettive).

Con la seconda monografia, del 2006, l’autrice si chiede se la conversione possa essere ricondotta alla qualificazione del contratto, senza peraltro spiegare per qual ragione un istituto espressamente disciplinato dal legislatore dovrebbe essere ricondotto ad un altro, non disciplinato ma autonomo.

Dopo alcune pagine dedicate al fondamento della conversione, la candidata riprende una tesi già formulata da Betti, secondo cui la conversione porterebbe ad una correzione della qualificazione giuridica dell’atto, senza peraltro aggiungere argomenti idonei a superare la difficoltà che deriva dalla circostanza che di riqualificazione si può parlare soltanto nel caso in cui il contratto difetta dei requisiti necessari perché appartenga al tipo con cui le parti lo hanno designato, ed invece presenta i requisiti di un tipo diverso, caso che non ricorre di regola nella conversione. Principale corollario applicativo della tesi sostenuta sarebbe la rilevabilità d’ufficio: ma la rilevabilità d’ufficio è stata sostenuta anche in base a diverse ricostruzioni della conversione. Si tratta dunque di opera che, al di là dei risultati cui perviene, opinabili, difetta del necessario rigore argomentativo.

In conclusione, la candidata non pare avere raggiunto la maturità scientifica necessaria per poter essere presa in considerazione ai fini della presente procedura valutativa.

 

Candidata: Tiziana MontEcchiari

 

La candidata è dal 1994 ricercatore di istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, ed ha svolto anche attività di insegnamento.

La produzione della candidata è pertinente con il settore scientifico disciplinare relativo alla presente valutazione comparativa e dimostra continuità nella ricerca.

La candidata presenta tre monografie di carattere scientifico.

La prima, del 1996, è dedicata ai negozi unilaterali a contenuto negativo, formula che l’Autrice identifica, con linguaggio alquanto oscuro, «come quello diretto a “cancellare” un valore giuridico precedente, rappresentato sia da altro negozio unilaterale, sia da rapporto giuridico bi-plurilaterale, sia da meri effetti giuridici, e sia da diritti soggettivi». L’Autrice esamina così una pluralità di figure (la revoca, il recesso, la rinunzia, il rifiuto, la disdetta, la remissione del debito, il riscatto, il retratto), e ne tenta, con palesi forzature, una ricostruzione unitaria, che dovrebbe fondarsi sull’omogeneità della causa e della struttura, nonché sul carattere recettizio (pur riconoscendo – contraddittoriamente – che essa per alcune figure non è caratteristica costante). Si tratta di opera che dimostra, nell’esame di alcune figure, capacità di analisi, ma il linguaggio è spesso non sorvegliato, ed alcune riflessioni, come quella sull’attuale valore operativo del negozio giuridico, avrebbero richiesto ben diverso approfondimento.

La seconda monografia, del 1998, dedicata alla forma degli atti giuridici unilaterali, si articola in quattro capitoli, il primo dedicato al formalismo negoziale nel sistema giuridico del codice civile, il secondo alla forma e all’autonomia negoziale unilaterale, il terzo alla forma e contenuto negli atti giuridici unilaterali “negoziali”, il quarto negli atti giuridici unilaterali “non negoziali”. Anche questo  tema è trattato con un linguaggio poco sorvegliato  e non è chiaro a quali risultati l’Autrice intenda pervenire; la prefazione, che dovrebbe dare ragione della ricerca, non è in realtà di ausilio.

La terza monografia, del 2008, riguarda la violazione dei doveri familiari e il risarcimento del danno. Dopo una lunga premessa sui principi della responsabilità civile in relazione alla tutela della persona, e una successiva premessa sulla responsabilità aquiliana e i rapporti familiari, l’Autrice entra in argomento considerando il danno da inadempimento degli obblighi familiari a contenuto patrimoniale, per poi esaminare la responsabilità per violazione dei doveri matrimoniali. La trattazione, al quanto prolissa, non mette a fuoco nodi applicativi significativi, anche se qualche spunto merita attenzione, come ad esempio la proposta di utilizzare l’art. 2057 cod. civ. per il danno permanente di tipo esistenziale.

In conclusione, la candidata dimostra apprezzabile continuità nella ricerca, ma la oscurità nella trattazione e il difetto di rigore metodologico non consentono di prenderla in considerazione nella presente procedura di valutazione comparativa.

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GIUDIZIO DEL COMMISSARIO DI  PRISCO

 

Prof.ssa Chiara Alvisi

Chiara Alvisi è Professore Associato di Diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna dal 2002. Dove dal 1998 è stata ricercatrice nella medesima disciplina. Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Diritto civile nell’Università di Bologna. Ha maturato esperienze didattiche oltre che nel diritto privato in altre discipline del medesimo raggruppamento ( Legislazione del turismo e  Diritto dei mercati finanziari). Presenta cinque monografie e scritti minori in tema di autodisciplina della pubblicità commerciale, autoregolamentazione nella governance della società per azioni, abusi di mercato, usi civici nonché un commento agli articoli del codice di consumo in materia di servizi turistici.

Nella monografia pubblicata nel 1997 (Concorrenza sleale, violazione di norme pubblicistiche e responsabilità, Giuffrè) esamina i nessi tra l’illecito concorrenziale e la teoria generale dell’ordine pubblico economico e con riguardo alla portata della clausola generale della correttezza professionale.

 Il lavoro costituisce un’apprezzabile e compiuta trattazione dell’illecito in generale e della species dell’illecito concorrenziale.

Nel secondo libro (Autonomia privata e autodisciplina sportiva. Il CONI e la regolamentazione dello sport, Giuffrè 2000) la candidata procede ad una puntuale analisi  dell’ambito teorico-disciplinare del diritto sportivo, soffermandosi a valutare il profilo teorico dei codici deontologici, toccando problemi di interessante spessore tecnico concernenti le teorie sulla pluralità degli ordinamenti giuridici e sull’autonomia privata. Il libro si chiude con una trattazione sulla giustizia sportiva.

Nella monografia (Subfornitura e autonomia collettiva, Cedam, 2002) densa e accuratamente articolata, si occupa della qualificazione tipologica del contratto di subfornitura e delle tutele accordate al subfornitore, mercè un’analisi della disciplina posta dalla l. 18 giugno 1998, n. 192. La conclusione è che le clausole ed i modelli elaborati dall’autonomia collettiva interprofessionale hanno caratteri diversi dai contratti collettivi di lavoro.

Il quarto libro (Il diritto privato del turismo nell’ordine giuridico del mercato, Giappichelli, 2007) è da considerare un manuale essenzialmente ricognitivo delle molteplici questioni inerenti alla materia.

Il volume pubblicato nel 2008 ( Il trasferimento dei diritti nel contratto di trasporto di cose, Libreria Bonomo Editrice) concerne il fondamento ed il contenuto del diritto alla consegna verso il vettore, spettante al destinatario del trasporto. L’analisi si sviluppa con ampi rilievi concernenti il contratto a favore di terzo ed involge istituti di tradizione dogmatica consolidata quali l’indicazione e la delegazione di pagamento. La ricostruzione teorica poggia sull’idea della cessione del credito quale fondamento del trasferimento dei diritti al destinatario. Dalle considerazioni svolte si può desumere che la candidata è studiosa, diligente , attenta agli influssi dei “settori marginali “ sulla configurazione complessiva dell’ordinamento privatistico . E’ meritevole di considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.

 

GIUDIZIO DEL COMMISSARIO  DI  PRISCO

 

Prof.ssa Lisia Carota

Lisia Carota, ricercatrice del settore di Diritto privato all’Università di Pescara dal 1994, è professore associato della stessa materia dal 2002. Ha insegnato inoltre Diritto  delle obbligazioni e dei contratti, Diritto privato dell’economia, Diritto agrario, Diritto dei mercati finanziari.

Presenta un volume che raccoglie dottrina e giurisprudenza e scritti minori su vari argomenti, oltre a due monografie.

La prima (Della cartolarizzazione dei crediti, Cedam 2002) è un’ agile analisi dell’operazione economica alla luce della legge 30 aprile 1999, n. 130. Esamina la cartolarizzazione effettuata mediante  cessione dei crediti e infine, nel valutare le ricostruzioni teoriche, si conforma a quella che richiama lo schema del mandato.

Nella seconda monografia (Il contratto con causa successoria. Contributo allo studio del patto di famiglia, Cedam 2008) pone a raffronto l’istituto con gli strumenti diversi dal testamento miranti a realizzare attribuzioni efficaci dopo la morte e in tale cornice si sofferma sul divieto dei patti successori. Aderisce, per quanto riguarda la struttura del patto di famiglia, alla tesi secondo la quale è un contratto necessariamente plurilaterale.  Si sofferma sulla ipotesi di annullabilità del patto e sulla portata del recesso. L’opera esamina l’incidenza della  disciplina della donazione e tratta del procedimento di conclusione e dei requisiti oggettivi e soggettivi.

Il volume su Il  funzionamento dell’assemblea della società per azioni (Cedam 1999) è mera rassegna di giurisprudenza e dottrina.

La valutazione dei contributi privatistici  consente di ravvisare la possibilità del conseguimento della maturità scientifica.

 

GIUDIZIO DEL COMMISSARIO DI  PRISCO

 

Prof.ssa Marialuisa Gambini

Marialuisa Gambini è Professore associato di Istituzioni di Diritto privato presso la Facoltà di Economia dell’Università  degli studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara dal 1° ottobre 2001. Nell’anno accademico 2000/2001 ha insegnato, come docente a contratto, nell’Università degli Studi del Sannio-Benevento. Ha  maturato  quindi un’ampia esperienza didattica. E’ dottore di ricerca in Diritto civile nella legalità costituzionale, è specialista in Diritto civile presso la Scuola di specializzazione in Diritto civile dell’Università degli Studi di Camerino. Ha collaborato ad attività di ricerca, è stata componente di una unità di ricerca e responsabile di un gruppo di ricerca.

La candidata presenta tre monografie e molteplici scritti minori in tema di negozio fiduciario, fornitura dei servizi e responsabilità in internet, tutela dei consumatori, indebito oggettivo ed interessi, jus variandi e nella subfornitura dei contratti bancari.

Il percorso scientifico è connotato da una impostazione rigorosa degli argomenti trattati, che si ispirano a principi sistematici di notevole rilevo dogmatico.

La monografia (Fondamenti e limiti dello jus variandi, ESI, 2000) inquadra il tema specifico nell’ampia categoria delle vicende modificative del rapporto giuridico, da porre accanto alle vicende costitutive ed estintive. Il fondamento normativo della vicenda modificativa è ravvisato nelle diverse disposizioni codicistiche, in particolare artt. 1221, 1965, 2908. Il tratto comune costante dei negozi di attuazione dello jus variandi è ricondotto alla  struttura unilaterale che li contraddistingue. Interessanti e pienamente condivisibili sono da considerare i rilievi concernenti la necessaria recettizietà delle dichiarazioni negoziali, nelle quali gli atti di esercizio si manifestano, con riguardo agli artt. 1934 e 1935. L’indagine di significativo spessore ricostruttivo si chiude con l’esame dello jus variandi nei contratti relativi ai viaggi organizzati.

Con la seconda monografia (Le responsabilità civile dell’internet service provider, ESI 2006) la candidata tratta un tema che ha ricevuto attenzione accurata solo in seguito. Nel lavoro la recente esperienza del web viene esaminata nella cornice di una categoria giuridica consolidata quale il bene giuridico. La candidata qualifica l’informazione digitale come bene giuridico autonomo, dimostra come la diffusione delle nuove tecnologie informatiche e telematiche ha creato nuove entità ed altresì nuove figure di contratto. L’internet non costituisce più una eccezione o una anomalia rispetto al mondo della fisicità e rappresenta una nuova realtà tecnica, sociale ed economica. Molto interessanti le argomentazioni sulla particolare struttura delle nuove  fattispecie di responsabilità che arricchiscono l’istituto tradizionale. L’analisi in tal senso privilegia  la figura della responsabilità da “contatto sociale” ed il ruolo della diligenza dovuta dal gestore di servizi in internet.

La terza monografia (Dati personali e internet, ESI 2008) concerne un ulteriore profilo della realtà telematica e si diffonde con rigorosa analisi sul contemperamento delle situazioni soggettive implicate nelle relazioni in internet.

Tra gli scritti minori merita attenzione specifica il saggio sul Negozio fiduciario negli orientamenti della giurisprudenza, che con acume risolve notevoli problemi applicativi in materia.

Considerati i risultati raggiunti è da ritenere che la candidata ha conseguito la necessaria maturità scientifica ed è certamente meritevole di una valutazione ampiamente positiva.

 

GIUDIZIO DEL COMMISSARIO DI  PRISCO

 

Candidato  Barbara Marucci

Barbara Marucci è Professore Associato (SSD IUS/01) della Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Macerata, ove insegna Diritto privato. La produzione scientifica è incentrata su alcune opere minori e due monografie.

Nella prima (Risoluzione per inadempimento nei contratti non corrispettivi, Napoli 2000) la candidata mira a superare orientamenti consolidati in materia di rimedi sinallagmatici, valorizzando attentamente gli spunti normativi e delineando i profili applicativi.

Nella seconda (Conversione sostanziale e procedimento di qualificazione del contratto, Napoli 2006) l’analisi,  attenta agli aspetti concettuali e alle categorie generali , confluisce in puntuali rilievi concernenti i profili di disciplina.

Nel complesso la candidata merita un giudizio di tendenza verso la maturità scientifica.

 

 

GIUDIZIO DEL COMMISSARIO DI  PRISCO

 

Candidato Tiziana Montecchiari

Tiziana Montecchiari (SSD IUS/01) è ricercatore di Istituzioni  di Diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata. E’ affidataria dell’insegnamento di Diritto di famiglia e di quello specialistico di Diritto dei minori e della famiglia nel predetto Ateneo. L’attività didattica continuativa merita apprezzamento. La produzione scientifica consta di scritti minori in tema di regime patrimoniale della famiglia, separazione dei coniugi, successioni, simulazioni del contratto e tre opere di carattere monografico.

Le prime due (I negozi unilaterali a contenuto negativo, Milano 1996 e La forma degli atti giuridici unilaterali, Milano 1998) sono dedicate ad aspetti significativi della teoria generale dell’atto e del negozio e si caratterizzano per vastità dell’indagine e completezza dell’informazione.

Nella monografia più recente (Violazione dei doveri familiari e risarcimento del danno, Napoli 2008), dedicata ad un tema di attualità , rivela attitudine alla analisi sistematica e rappresenta un contributo personale alla individuazione dei profili della tutela risarcitoria. L’opera  della candidata nel suo complesso rivela una adeguata maturità scientifica.

 

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Giudizio del commissario del Prato

Prof.ssa Chiara Alvisi

 

                Chiara Alvisi è professore associato di Diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna dal 2002, dove è stata, dal 1998, ricercatrice nella medesima disciplina. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Diritto civile nell’Università di Bologna.

                Ha quindi maturato una cospicua esperienza didattica, oltre che nel Diritto privato, nelle materie, comprese nel medesimo raggruppamento, della Legislazione del turismo e, del Diritto dei mercati finanziari.

                Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca ed a gruppi di lavoro ed ha coordinato corsi di specializzazione e seminari.

                Presenta cinque monografie e scritti minori in tema di autodisciplina nel settore della pubblicità commerciale, autoregolamentazione nella governance della società per azioni, abusi di mercato, usi civici, oltre ad un commento agli articoli del codice del consumo in materia di servizi turistici.

                La prima monografia (Concorrenza sleale, violazione di norme pubblicistiche e responsabilità, Giuffrè, 1997) concerne l’illecito concorrenziale in generale, nel cui contesto valuta la portata delle norme inerenti alla materia pubblicistica componenti la c.d. costituzione economica –e più in generale delle norme imperative non inerenti alla concorrenza- nella individuazione dell’illecito in questione. La trattazione muove dall’individuazione dei caratteri dell’illecito  concorrenziale rispetto all’illecito extracontrattuale avendo riguardo alla portata della clausola generale della correttezza professionale, che viene sceverata, in più parti del lavoro, nella sua dimensione teorica e nella sue articolazione applicative, per poi vagliare se la tutela apprestata contro l’illecito concorrenziale possa essere impiegata e fondarsi sulla violazione di norme pubblicistiche che regolano l’esercizio di determinate attività.  La trattazione si chiude con la disamina delle tutele riportando diffusamente la giurisprudenza. Si tratta, in definitiva, di una compiuta trattazione dell’illecito concorrenziale.

                Il secondo libro (Autonomia privata e autodisciplina sportiva. Il C.O.N.I. e la regolamentazione dello sport, Giuffrè, 2000) è una diffusa ricognizione del diritto sportivo, in gran parte incentrata sull’organizzazione e sull’attività del C.O.N.I., in cui è inserita una ulteriore ricognizione sulla fenomenologia dei codici deontologici. Il lavoro espone, quindi, le teorie sulla pluralità degli ordinamenti giuridici e la stessa autonomia privata, per riferire delle esperienze di autodisciplina delle federazioni sportive nazionali e della correlativa rilevanza nei rapporti con i terzi; si chiude con una trattazione sulla giustizia sportiva.

                La terza monografia (Subfornitura e autonomina collettiva, CEDAM, 2002) si divide sostanzialmente in due parti. La prima muove dalla ricognizione delle dottrine sul problema della qualificazione tipologica del contratto di subfornitura per escludere che quest’ultimo si risolva in un tipo contrattuale e quindi descrive i tratti caratterizzanti il fenomeno. Prosegue con l’esame della disciplina posta dalla Legge 18 giugno 1998 n. 192 per individuare la portata delle tutele accordate al subfornitore. La seconda parte è incentrata sulle esplicazioni della contrattazione collettiva là dove la menzionata legge (art. 3, comma 2) attribuisce alla stessa una competenza derogatoria di norme imperative. La circostanza che si tratti di schema ampiamente praticato in altri settori porta l’A. ad occuparsi del fenomeno in generale, e quindi ad illustrarne i caratteri nei contratti agrari, nel settore agroalimentare, nelle locazioni, per quindi considerare l’attività di elaborazione di modelli contrattuali da parte delle Camere di commercio e vagliarne la rilevanza ai fini dell’esclusione dell’eventuale vessatorietà. L’ultimo capitolo tocca il fenomeno nell’ambito della subfornitura e lo confronta con le elaborazioni frutto dell’esperienza giuslavoristica e più generalmente in tema di contratti normativi pervenendo alla conclusione che le clausole di modelli elaborati dall’autonomia collettiva interprofessionale hanno caratteri e portata diversi dai contratti collettivi di lavoro.

                Il quarto libro (Il diritto privato del turismo nell’ordine giuridico del mercato, Giappichelli, 2007) ripercorre le questioni, non solo privatistiche, relative al fenomeno turistico. E’ un lavoro essenzialmente ricognitivo, alla stregua di un manuale, delle molteplici questioni inerenti alla materia.

                Al quinto libro (Il trasferimento dei diritti nel contratto di trasporto di cose, Libreria Bonomo editrice, 2008), quantunque pubblicato da una casa editrice meno conosciuta delle altre, può attribuirsi portata monografica. Esso tratta del titolo in virtù del quale il destinatario del trasporto vanta il diritto alla consegna verso il vettore. Muove dal confronto col contratto a favore del terzo e, nello svolgimento seguente, esamina il fenomeno nell’ottica dell’indicazione e della delegazione di pagamento coniugandolo con l’efficacia del contratto di trasporto, per approdare all’ipotesi ricostruttiva, pur non appieno convincente, che fonda il trasferimento dei diritti al destinatario su una cessione del contratto. Il lavoro, a cui avrebbe anche giovato l’esame delle disposizioni in tema di consegna della cosa venduta al vettore, si chiude con l’esposizione del progetto di convenzione UNICITRAL.

                L’operosità della candidata traspare anche dagli scritti minori.

                Sebbene la prima monografia non possa considerarsi pienamente attinente al raggruppamento oggetto della valutazione comparativa, è da dire che la stessa, così come la quinta, costituisce il più significativo frutto dell’attività scientifica della A., la quale è studiosa diligente ed attenta, a cui si può attribuire maturità scientifica, ritenendola meritevole di considerazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.

 

Giudizio del commissario del Prato

Prof.ssa Lisia Carota

                Lisia Carota, ricercatrice di Istituzioni di diritto privato nell’Università degli Studi di Pescara dal 1994,  vi insegna la stessa materia come professore associato dal 2002. Ha insegnato, oltre al Diritto privato, Diritto delle obbligazioni e dei contratti, Diritto privato dell’economia, Diritto agrario, Diritto dei mercati finanziari. Ha organizzato e diretto progetti di ricerca.

                Ha, quindi, al suo attivo, una consistente attività didattica.

                Presenta, oltre ad un volume, che raccoglie dottrina e giurisprudenza, ed a scritti minori -in tema di acquisti immobiliari degli enti non riconosciuti, comitati, convocazione dell’assemblea di società  per azioni, revoca della deliberazione di aumento di capitale scindibile, astensione dal voto, cartolarizzazione di immobili pubblici, diritto al nome nella giurisprudenza costituzionale- due monografie.

                La prima (Della cartolarizzazione dei crediti, Cedam, 2002) è una snella ricognizione del fenomeno alla luce della legge 30 aprile 1999 n. 130. Muove dalla descrizione delle fasi dell’operazione; quindi ne considera gli effetti ai fini della separazione patrimoniale valutando la portata di quest’ultima, ed esamina la cartolarizzazione effettuata mediante cessione dei crediti. Nell’ultimo capitolo la C. esamina le ricostruzioni teoriche del fenomeno e privilegia quella che la riconduce allo schema del mandato valutandone l’atteggiarsi.

                Affronta la recente figura del patto di famiglia la seconda monografia (Il contratto con causa successoria. Contributo allo studio del patto di famiglia, Cedam, 2008), incominciando dalla rassegna delle esigenze e delle questioni che hanno preceduto l’introduzione dell’istituto e dal raffronto con gli strumenti diversi dal testamento volti a realizzare attribuzioni efficaci dopo la morte. Dopo aver delineato il rapporto con il divieto dei patti successori, la C. esamina la struttura del patto di famiglia aderendo alla tesi che lo configura come contratto necessariamente plurilaterale ed impiegando liberamente il canone della ragionevolezza. Seguono il tentativo di spiegare sistematicamente la peculiare ipotesi di annullabilità del patto ed alcune valutazione circa la portata del recesso. Quindi il lavoro si incentra sulla qualificazione della figura per vagliare l’incidenza della disciplina della donazione e si chiude con la trattazione del procedimento di conclusione e degli requisiti oggettivi e soggettivi.

                Il volume su Il funzionamento dell’assemblea della società per azioni (Cedam, 1999) è una rassegna di giurisprudenza e dottrina.

                Sebbene una consistente parte degli interessi della candidata sia incentrata su materie estranee al raggruppamento disciplinare oggetto della presente procedura, i contributi propriamente privatistici consentono ravvisare la possibilità del conseguimento della maturità scientifica.

 

Giudizio del commissario del Prato

Prof.ssa Marialuisa Gambini

                Marialuisa Gambini è professore associato di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara dal 1° ottobre 2001. Nell’a.a. 2000/2001 ha insegnato, come docente a contratto, nell’Università degli Studi del Sannio-Benevento.

                Ha, dunque, maturato un’ampia esperienza didattica.

                Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in “Diritto civile nella legalità costituzionale” e di specialista in diritto civile presso la Scuola di specializzazione in Diritto civile dell’Università degli Studi di Camerino. Ha beneficiato di assegni di collaborazione ad attività di ricerca ed è stata componente di un’Unità di ricerca e responsabile di un gruppo di ricerca.

                Significativi sono i frutti della ricerca, affidati a tre monografie e scritti minori in tema di negozio fiduciario, fornitura dei servizi e responsabilità in internet, tutela dei consumatori, indebito oggettivo ed interessi, jus variandi nella subfornitura e nei contratti bancari.

                Una approfondita trattazione sullo jus variandi in generale è oggetto della prima monografia (Fondamento e limiti dello ius variandi, ESI, 2000), che affronta il tema con metodo corretto. Lo svolgimento muove dal rapporto giuridico, dalla novazione e dalla natura degli atti modificativi di un rapporto senza determinare novazione. L’analisi si articola attraverso le singole ipotesi normative di attribuzione di un potere unilaterale di modifica del rapporto e delle ragioni che le sostengono per approdare all’esame dello ius variandi di origine convenzionale ed ai caratteri ed alla natura degli atti mediante i quali esso viene esercitato allo scopo di vagliarne la riconducibilità ad una categoria unitaria ed i limiti che li conformano. Dopo una indagine, di significativo spessore ricostruttivo, circa il rapporto tra esercizio della ius variandi e arbitraggio, il lavoro si chiude con l’esame dello ius variandi nei contratti  relativi ai viaggi organizzati.

                Con la seconda monografia (Le responsabilità responsabilità civili dell’Internet service provider, ESI, 2006) la candidata si occupa di un tema di recente emersione e non toccato, all’epoca, da trattazioni di rilievo. Il lavoro coniuga le esplicazioni della recente esperienza del web con le categorie giuridiche, con una analisi minuziosa delle situazioni concernenti la fornitura di servizi della “rete” e costantemente attenta a considerarne la dinamica in un quadro sistematico. In questa prospettiva la candidata esamina dapprima la fenomenologia contrattuale, quindi, in un’ottica attenta alla teoria delle fonti, la dimensione della responsabilità da “contatto sociale”,  la ricca fenomenologia della responsabilità extracontrattuale e la misura della diligenza dovuta dal gestore di servizi internet.

                La terza monografia, più snella (Dati personali e internet, ESI, 2008), tocca un ulteriore profilo della realtà telematica esaminandolo con la consueta attenzione nella prospettiva di applicare il criterio del bilanciamento per contemperare le situazioni soggettive (dati personali, proprietà intellettuale, impresa).nella dinamica delle relazioni in internet.

                Alcuni scritti minori toccano temi e questioni affrontate nelle tra monografie.  Tra gli altri merita una specifica menzione il saggio sul Negozio fiduciario degli orientamenti della giurisprudenza per l’attenzione, esercitata con adeguata competenza tecnica, agli importanti problemi applicativi sollevati dalla figura.

                Ne emerge, complessivamente, una studiosa diligente e rigorosa, munita di piena padronanza degli strumenti metodologici. La sua maturità scientifica la rende meritevole di considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.

 

Giudizio del commissario del Prato

Prof.ssa Barbara Marucci

                Barbara Marucci è professore associato di Diritto privato dal 2001, dapprima nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino e, dal 2007,  nella Facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Macerata, dove è attualmente in ruolo. Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca. Ha conseguito il titolo di specialista in Diritto civile nella Scuola di Specializzazione dell’Università di Camerino ed è dottore di ricerca in Diritto civile nella legalità costituzionale.  Ha insegnato Diritto aziendale, Diritto delle obbligazioni e dei contratti,

                Indubbia, quindi, l’esperienza didattica.

                Presenta due monografie e scritti minori in tema di accollo di debiti futuri, consegna della cosa nella vendita, fideiussione omnibus, equilibrio contrattuale, donazione modale. Presenta anche tre volumi –in uno dei quali è il lavoro su donazione modale e clausola risolutiva- di cui è curatrice con il prof. Guido Biscontini, che raccolgono gli atti di altrettanti convegni.

                La prima monografia (Risoluzione per inadempimento dei contratti non corrispettivi, ESI, 2000) affronta, come emerge dal titolo, una questione sottile, non senza incorrere in qualche ingenuità. Esposte le dottrina sulla risoluzione per inadempimento e sulla sua fenomenologia, la M. approda alla tesi della generalità del rimedio risolutorio, che viene demarcato dagli altri strumenti di scioglimento di un rapporto (recesso, esclusione). La valutazione della portata della risoluzione per inadempimento nei contratti non caratterizzati da corrispettività passa, quindi, per l’analisi delle figure in cui essa è contemplata, e viene coniugata con il principio di conservazione e con la tipicità delle cause di scioglimento del contratto per saggiarne i riflessi sull’ambito attribuibile al rimedio risolutorio; si chiude con l’analisi di alcune questioni applicative relative ad alcuni contratti tipici.

                Anche la seconda monografia tocca un tema (Conversione sostanziale e procedimento di qualificazione del contratto, ESI, 2006) di consistente rilievo teorico. Essa, muovendo dalla conservazione e dall’interpretazione, tratta la dinamica della conversione ed i suoi nessi con l’intento dei contraenti per approdare ai riflessi del meccanismo in cui essa si sostanzia sulla qualificazione del contratto.

                Ne emerge una studiosa impegnata ed affascinata da temi di spessore, che, rivelando un progressivo affinamento, saprà raggiungere la piena maturità scientifica.

 

Giudizio del commissario del Prato

Dott.ssa Tiziana Montecchiari

                Tiziana Montecchiari è ricercatrice nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Macerata dal 1994 e non ha partecipato a procedure di valutazione comparativa per professore di prima o di seconda fascia. Dall’a.a. 1998/99 tiene per supplenza l’insegnamento del Diritto di famiglia e materie affini nell’ambito di diversi corsi di laurea in detta Università. Ha svolto lezioni nell’ambito della Scuola di specializzazione per le professioni legali.

                Oltre a scritti minori in tema di regime patrimoniale della famiglia, separazione dei coniugi, successioni, simulazione del contratto, presenta cinque lavori monografici.

                Ne I negozi unilaterali a contenuto negativo (Giuffré, 1996) la candidata raccorda i caratteri strutturali e funzionali delle varie figure emergenti volte a revocare una dichiarazione o a rimuovere, a dismettere, ad impedire o a far cessare unilateralmente una situazione giuridica per saggiarne la riconducibilità ad una categoria unitaria, nel cui ambito sono vagliate le questioni della ricettizietà, dell’efficacia retroattiva o non retroattiva, della retrodatazione, dell’incidenza sugli effetti o sul titolo degli stessi, della rilevanza per i terzi, dell’autotutela, dei limiti all’autonomia nell’incidenza sulla sfera giuridica altrui. L’accorta disamina tipologica dei negozi a contenuto negativo –recesso, nelle sue molteplici esplicazioni, rinunzia, rifiuto, disdetta, ritiro, remissione, riscatto- avverte delle consistenti diversità funzionali degli stessi.

                In tema di negozi unilaterali è anche la seconda monografia (La forma degli atti giuridici unilaterali, Giuffrè, 1998). Essa, dopo aver esaminato le questioni connesse al regime della forma in generale ed il problema specifico della forma degli atti volti ad estinguere rapporti per la cui costituzione è richiesta la forma scritta ad substantiam, analizza il problema negli atti c.d. negoziali e negli atti non negoziali. Nei primi, ponendo in rilievo il rapporto tra documento e contenuto dispositivo dell’atto, la disamina affronta il testamento -segnatamente ai fini dell’interrogativo circa la confermabilità del testamento orale-, la donazione obnuziale, la convalida. Nei secondi il tema è affrontato al fine di stabilire se la mancanza di forma prescritta dalla legge rilevi come ragione di inesistenza dell’atto, conclusione a cui la M. perviene.

                Il terzo lavoro (La simulazione del contratto, Giuffré, 1999) è una diligente rassegna di dottrina e giurisprudenza (apparsa sulla collana “Il diritto privato oggi”).

                Analogo è il giudizio sul quarto lavoro (La potestà dei genitori, Giuffrè, 2006).

                Carattere propriamente monografico ha il lavoro su Violazione dei doveri familiari e risarcimento del danno, ESI, 2008), dove la candidata affronta un tema di rilevante attualità, muovendo dalle questioni generali sul danno alla persona per calarle nella dinamica dei rapporti familiari. Qui la disamina muove dai danni di natura esclusivamente patrimoniale per approdare alle lesioni derivanti dalla violazione dei doveri dei coniugi tra loro (art. 143 c.c.) e nei riguardi dei figli (art. 147 c.c.), rispetto a cui la M. afferma l’operatività dell’art. 2043 c.c., con la conseguente esigenza di far leva sullo strumentario applicativo che l’impronta, ma con una accentuata attenzione all’atteggiamento psicologico del coniuge autore dell’illecito, che conduce l’a. ad auspicare il superamento dell’istituto dell’addebito a vantaggio di una più incisiva esplicazione delle regole di responsabilità per la violazione dei doveri coniugali. Il lavoro prende poi in considerazione le violazioni nei riguardi dei figli e la tutela aquiliana contro gli abusi familiari. Si chiude con la trattazione dei criteri per l’individuazione e la liquidazione del danno risarcibile.

                La produzione della M. rivela una attenzione minuziosa, esercitata con buoni strumenti concettuali, con una significativa evoluzione nell’ultima monografia. E’, dunque, meritevole di considerazione ai fini della presente procedura comparativa.

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GIUDIZI INDIVIDUALI CLAUDIO TURCO

 

Candidata: ALVISI CHIARA

 

La candidata presenta varie pubblicazioni, alcune minori (in tema di abusi di mercato, di riforma del diritto societario e un codice del consumo commentato di cui è coautrice per la parte relativa ai servizi turistici), oltre a cinque monografie, rispettivamente in tema di autonomia privata e autodisciplina sportiva, concorrenza sleale, subfornitura, trasferimento dei diritti nel trasporto di cose e diritto privato del turismo nell’ordine giuridico del mercato. Al di là della rilevanza scientifica della collocazione editoriale e dell’apprezzabilità e quantità della produzione scientifica (i lavori monografici assommano in media a circa 300 pagine ciascuno, anche se uno non appare invero di rilevante collocazione editoriale), non può peraltro farsi a meno di osservare che, a fronte di lavori aventi ad oggetto tematiche specifiche e settoriali e con la parziale eccezione del lavoro sul contratto di trasporto, sembra mancare un lavoro di classico stampo privatistico e di ampio respiro sistematico in cui la candidata possa dare adeguata dimostrazione di padronanza e familiarità con le relative categorie dogmatiche.

Sul piano dell’attività scientifica e didattica e degli altri titoli, risalta comunque il costante e proficuo impegno profuso dalla candidata: come appare chiaramente comprovato, fra l’altro, dalla sua qualifica di dottore di ricerca in Diritto civile (con breve frequenza all’Università di Oxford), di ricercatore confermato prima e poi di professore associato confermato di Diritto privato presso l’Università di Bologna; dagli incarichi di insegnamento in Legislazione del turismo, Diritto privato e Diritto dei mercati finanziari; dalla promozione e partecipazione a diversi progetti di ricerca, master, corsi di specializzazione in ambito universitario, convegni e seminari; dalla qualifica di membro del Collegio Docenti del Dottorato in Diritto civile dell’Università di Bologna e del comitato scientifico della rassegna di diritto ed economia dello sport; la candidata segnala inoltre la sua reiterata partecipazione alla Giunta di Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna.

Pur dovendosi esprimere un giudizio di apprezzamento sulla candidata, non appare tuttavia possibile, soprattutto per i rilievi di tipo qualitativo e sistematico sopra avanzati in ordine alla produzione scientifica, formulare una valutazione pienamente positiva in merito alla sua idoneità a ricoprire il ruolo di professore universitario di 1a  fascia nel ssd IUS/01 (Diritto privato).              

 

Candidata: CAROTA LISIA

 

La candidata presenta vari scritti minori ed abbastanza brevi su tematiche prevalentemente concernenti il Diritto commerciale (in materia di s.p.a. e convocazione dell’assemblea su richiesta della minoranza, revoca di deliberazione di aumento di capitale scindibile, valore giuridico dell’astensione dal voto del socio, acquisti delle associazioni non riconosciute e delle società di persone, cartolarizzazione relativa agli immobili pubblici), salvo i contributi altrettanto brevi sulla capacità immobiliare del comitato e sul diritto al nome e all’immagine. Presenta inoltre tre monografie, delle quali la prima (abbastanza corposa, relativa al funzionamento dell’assemblea della s.p.a. ed avente connotazione eminentemente pratica e giurisprudenziale) attiene sempre al diritto commerciale; mentre, delle altre due, una riguarda la cartolarizzazione dei crediti e l’altra il contratto con causa successoria (patto di famiglia). In proposito, al di là dell’apprezzabile impegno manifestato e profuso dalla candidata, non può peraltro farsi a meno di rilevare come le suddette pubblicazioni – pur ben scritte, argomentate e documentate e di rilevante collocazione editoriale – non siano in prevalenza pertinenti e congruenti rispetto al settore scientifico-disciplinare concorsuale, con la parziale eccezione del lavoro monografico sul patto di famiglia; e manchino altresì di un’opera di ampio respiro sistematico su tematiche proprie del Diritto privato, che confermi la piena padronanza delle relative categorie dogmatico-giuridiche.

Quanto all’attività didattica e scientifica e agli ulteriori titoli della candidata, appaiono nel complesso sicuramente apprezzabili: come può ad es. dirsi per la funzione onoraria di Giudice conciliatore a suo tempo svolto, per la qualifica di ricercatore confermato prima e poi di professore associato confermato di Diritto privato presso l’Università di Chieti-Pescara; per la titolarità, fra gli altri e presso la medesima Università, degli insegnamenti di Diritto privato, Diritto delle obbligazioni e dei contratti e di Diritto privato dell’economia (quest’ultimo tenuto anche presso l’Università telematica Leonardo da Vinci); per l’organizzazione e il coordinamento di attività e progetti di ricerca, la promozione e partecipazione a convegni e incontri di studio, la qualifica di membro del Collegio Docenti del Dottorato in Diritto europeo e comparato dell’impresa e del mercato dell’Università di Chieti-Pescara.

Sulla base di quanto detto e tenuto soprattutto conto delle riserve formulate circa la produzione scientifica, pur ribadendo apprezzamento per la candidata, non appare tuttavia possibile esprimere un giudizio pienamente positivo sulla sua idoneità a ricoprire il ruolo di professore universitario di 1a fascia nel ssd IUS/01 (Diritto privato).   

 

Candidata: GAMBINI MARIALUISA

 

La candidata presenta un’articolata ed interessante gamma di pubblicazioni, che riguardano tanto profili classici del diritto privato (come la nota sull’indebito oggettivo e la misura degli interessi e l’articolo sul negozio fiduciario), quanto profili ed aspetti moderni ed attuali, le cui problematiche, spesso complesse e delle quali ella dimostra conoscenza e padronanza, vengono affrontate e risolte applicando in modo metodologicamente rigoroso e corretto, non senza spunti di originalità, criteri e parametri dogmatici all’uopo adeguati: com’è soprattutto il caso delle due corpose monografie in tema di ius variandi e di responsabilità dell’internet service provider, che denotano altresì una particolare attenzione e sensibilità per la tutela del consumatore quale contraente debole evidenziata anche in altri lavori minori presentati (come, ad es., quello sullo statuto del consumatore europeo e le relative tecniche di tutela).  L’esposizione è chiara e fluida, ampiamente supportata da note esplicative puntualmente documentate, che denotano serietà e completezza dell’indagine e della ricerca. I lavori pubblicati sono perfettamente rispondenti ai criteri di massima adottati dalla Commissione, con particolare riguardo, oltreché al rilevato rigore metodologico e a spunti di originalità supportati da una significativa capacità di analisi e di sintesi, alla pertinenza e congruenza rispetto al settore scientifico-disciplinare concorsuale, alla rilevanza editoriale ed alla continuità della produzione.

Quanto detto trova sicura conferma nell’attività scientifica e didattica svolta dalla candidata e negli ulteriori titoli curriculari della medesima ed in particolare, fra l’altro: nella qualifica di dottore di ricerca in Diritto civile e di assegnista di ricerca, nella qualifica di professore associato confermato di Diritto privato presso l’Università di Chieti-Pescara e di titolare dell’insegnamento di Diritto privato presso il corso di laurea in Servizi giuridici dell’Università di Chieti-Pescara e di Istituzioni di diritto privato presso l’Università telematica Leonardo da Vinci; di responsabile di vari progetti di ricerca e di membro del Collegio Docenti del Dottorato in Diritto europeo e comparato dell’impresa e del mercato, nonché di componente dell’Unità di ricerca sempre dell’Università di Chieti-Pescara. La candidata è stata anche membro di Commissioni giudicatrici di procedure di valutazione comparativa nel settore scientifico disciplinare di competenza, nonché di esami di Dottorato.

Alla luce di quanto sinteticamente esposto, si esprime pertanto un giudizio pienamente positivo in merito all’idoneità della candidata a ricoprire il ruolo di professore universitario di 1° fascia nel ssd IUS/01 (Diritto privato).

 

Candidata: MARUCCI BARBARA

 

Le pubblicazioni presentate dalla candidata constano di vari scritti minori (un commento a sentenza in tema di fideiussione omnibus, un’appendice normativa inserita in un volume collettaneo in tema di informazione e tutela dei minori di cui è uno dei curatori, un altro volume collettaneo in materia di informazione e diritto di cronaca di cui è solo curatrice, un ulteriore volume collettaneo sulle liberalità di cui è uno dei curatori nonché autrice di un breve contributo su donazione modale e clausola risolutiva, un breve articolo in tema di equilibrio contrattuale in un altro volume collettaneo di cui è uno dei curatori, un contributo in materia di accollo di debiti futuri e il capitolo concernente la consegna nella vendita nel relativo volume del trattato dei contratti) e due monografie, rispettivamente sulla conversione sostanziale e la risoluzione per inadempimento dei contratti non corrispettivi. La produzione scientifica, per quanto di adeguata collocazione editoriale, debitamente documentata e sufficientemente incisiva sul piano esegetico-ricostruttivo sia negli scritti minori, che nei lavori monografici (dei quali quello sulla risoluzione appare più articolato e circostanziato), non sembra peraltro presentare uno spessore quantitativo e qualitativo tale da evidenziare una piena capacità di analisi e di sintesi e un’approfondita padronanza sistematica dei temi trattati.

Quanto all’attività scientifica e didattica, la candidata è dottore di ricerca, professore associato di Diritto privato prima presso l’Università di Camerino e, dopo la conferma, presso l’Università di Macerata, dove è titolare di Istituzioni di diritto privato, Diritto aziendale e Diritto delle obbligazioni d deo contratti; ha inoltre partecipato come Commissario a avie valutazioni comparative di ricercatore, è titolare di diversi progetti di ricerca, ha curato vari volumi collettanei ed ha collaborato all’organizzazione di numerosi convegni di studio.

Per le ragioni sin qui esposte, pur esprimendo sicuro apprezzamento per l’impegno profuso dalla candidata, non è possibile esprimere un giudizio pienamente positivo in ordine alla sua idoneità a ricoprire il ruolo di professore universitario di 1° fascia nel ssd IUS/01 (Diritto privato).     

 

Candidata: MONTECCHIARI TIZIANA

 

La candidata, accanto ad opere minori in tema di diritto di famiglia e successorio, presenta cinque lavori a carattere monografico, fra i quali, oltre ad un contributo con una più spiccata connotazione pratico-applicativa in materia di simulazione del contratto e di potestà dei genitori, si segnalano soprattutto quelli sui temi classici dei negozi unilaterali a contenuto negativo e della forma degli atti giuridici unilaterali (negoziali e non), i quali evidenziano conoscenza e padronanza delle categorie dogmatiche fondamentali su cui la candidata costruisce in modo dettagliato e puntuale la propria elaborazione; e la monografia più recente in tema di violazione dei doveri familiari e risarcimento del danno, in cui l’autrice, premesso un sintetico ed incisivo inquadramento del tema nell’attuale stadio evolutivo della responsabilità aquiliana, dimostra di aver raggiunto un’apprezzabile maturità scientifica trattando in modo equilibrato e non privo di qualche spunto originale le implicazioni reciproche fra tutela della persona in sé considerata e nell’ambito dei rapporti familiari e tutela risarcitoria extracontrattuale, con precipuo riguardo al danno esistenziale. Il giudizio positivo sulla produzione scientifica si pone in linea con i criteri valutativi fissati dalla Commissione e, segnatamente, con la pertinenza e congruenza della produzione scientifica rispetto al settore scientifico-disciplinare concorsuale, con la sua rilevanza editoriale e la sua continuità, nonché col corretto approccio metodologico non disgiunto da adeguata capacità di analisi e di sintesi.

Tale giudizio è ulteriormente suffragato dai titoli curriculari e dal costante e documentato impegno scientifico-didattico profuso dalla candidata nell’attività di ricercatore confermato, come può evincersi dagli incarichi di insegnamento espletati in Diritto di famiglia, in Diritto dei minori e della famiglia (corso di laurea magistrale) e in Istituzioni di diritto privato presso la Scuola di specializzazione in professioni legali dell’Università di Macerata, oltreché dalla qualifica di membro del Collegio Docenti del Dottorato in Diritto dei contratti della medesima Università e dal ruolo di membro della Commissione scientifica di Ateneo in precedenza ricoperto: compiti che valgono senz’altro a compensare, sul piano sostanziale, il difetto formale della qualifica di professore associato, presumibilmente ed essenzialmente imputabile alla mancata presentazione della candidata a precedenti tornate di valutazioni comparative né di 1°, né di 2a fascia (come da dichiarazione curriculare della candidata medesima).

Per le ragioni sin qui esposte, si esprime in conclusione un giudizio pienamente positivo in ordine all’idoneità della candidata a ricoprire il ruolo di professore universitario di 1a  fascia nel ssd IUS/01 (Diritto privato).

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GIUDIZI INDIVIDUALI VALERIA CAREDDA

 

 

Prof. Valeria Caredda: Candidato Chiara Alvisi.

 

Chiara Alvisi afferisce al SSD IUS 01 ed è professore associato nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Bologna, ove svolge l’insegnamento di Diritto privato. È, altresì, affidataria di altri insegnamenti nella stessa Facoltà ed in quella di Economia dello stesso Ateneo.

La sua attività scientifica è intensa , continua, congrua al settore di cui al concorso ed attesta varietà di interessi ed impegno costante.

Tra le pubblicazioni sottoposte a giudizio, la monografia Subfornitura e autonomia collettiva, Padova, 2002, merita apprezzamento per l’attitudine all’indagine ed il rigore con il quale è svolta, nonché per l’incisività dello stile. La più recente monografia dal titolo Il trasferimento dei diritti nel contratto di trasporto di cose, Bologna, 2008, rivela capacità argomentative e fornisce significativi contributi allo studio del contratto di trasporto. 

Le altre opere, sempre attente agli aspetti più propriamente privatistici dei vari temi affrontati, ed, in ogni caso, di buon livello, sono distribuite con continuità e confermano le doti espositive e le capacità di indagine della candidata.

Complessivamente si ritiene che la candidata abbia raggiunto un buon livello di maturità scientifica e meriti un giudizio positivo.

 

 

Prof. Valeria Caredda: Candidato Lisia Carota.

 

Lisia Carota afferisce al SSD IUS 01 ed è professore associato nella Facoltà di Economia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti – Pescara, sede di Chieti.  Ha svolto e svolge diversi insegnamenti tra i quali, in particolare, quello di diritto privato nella predetta Università. La sua attività didattica è abbondante, continuativa e congrua al settore di cui al concorso.

La candidata sottopone a valutazione (oltre a talune opere “minori”) principalmente due monografie. La prima (Della cartolarizzazione dei crediti, Padova, 2002) costituisce una prima prova di tipo monografico, non priva di valore, specialmente nella parte dedicata alla qualificazione dell’operazione di cartolarizzazione, e suscettibile di ulteriori sviluppi. La più recente (Il contratto con causa successoria. Contributo allo studio del patto di famiglia, Padova, 2008) è un’opera apprezzabilmente completa, che rivela una discreta capacità ricostruttiva e la ricerca di soluzioni personali. Un altro volume (Il funzionamento dell’assemblea nella società per azioni, Padova,1999) ha contenuto prevalentemente casistico – informativo.

Nel complesso la candidata mostra di aver raggiunto un’adeguata maturità scientifica.

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Prof. Valeria Caredda: Candidato Marialuisa Gambini.

 

 Marialuisa Gambini è professore associato nella Facoltà di Economia dell’Università G. D’Annunzio di Chieti – Pescara, sede di Pescara. Afferisce al SSD IUS 01.

La produzione scientifica è cospicua  e attinente al settore scientifico disciplinare di appartenenza. Attesta continuità nell’impegno  e varietà di interessi, che spaziano dai temi classici della teoria generale del negozio a quelli di più stringente attualità connessi alla diffusione di moderne tecnologie.

Oltre a diverse opere “minori”, alcune delle quali, peraltro, di un certo impegno, la candidata presenta tre monografie. La prima (Fondamento e limiti dello ius variandi, Napoli, 2000) affronta un tema impegnativo, si caratterizza per solidità dell’impianto e del metodo, completezza, chiarezza espositiva e presenza di spunti innovativi, specialmente in relazione all’aspetto dell’esercizio dello ius variandi.

Le monografie successive (Le responsabilità civili dell’Internet service provider, Napoli, 2006 e Dati personali e internet, Napoli, 2008) confermano le doti già evidenziate e si segnalano per scrupolo scientifico, ricerca di soluzioni equilibrate, chiarezza e completezza.

Nel complesso la candidata mostra di avere raggiunto la piena maturità scientifica e merita un giudizio positivo.

 

 

 

 

Prof. Valeria Caredda: Candidato Barbara Marucci.

 

 Barbara Marucci è professore associato (SSD IUS 01) nella Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Macerata, ove svolge l’insegnamento di diritto privato.

La  produzione scientifica sottoposta a giudizio si compone di alcune opere minori e di due monografie. La prima, dal titolo Risoluzione per inadempimento nei contratti non corrispettivi (Napoli, 2000) si propone il superamento di concezioni radicate in materia di rimedi sinallagmatici ed affronta il tema con attenzione agli spunti normativi- che sono adeguatamente valorizzati -  ed ai profili applicativi.

La seconda, dal titolo Conversione sostanziale e procedimento di qualificazione del contratto (Napoli, 2006),  denota una più accentuata attenzione agli aspetti concettuali ed alle categorie generali e, portando ad ulteriore sviluppo spunti già rinvenibili nell’opera precedente, trova sbocco in apprezzabili profili di disciplina.

Complessivamente la candidata merita un giudizio di adeguata maturità scientifica.

 

 

Prof. Valeria Caredda: Candidato Tiziana Montecchiari.

 

Tiziana Montecchiari (SSD IUS 01) è ricercatore di Istituzioni di diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Macerata. È affidataria dell’insegnamento di Diritto di famiglia e di quello specialistico di Diritto dei minori e della famiglia nel predetto ateneo. Lo svolgimento di un’attività didattica continuativa merita apprezzamento.

La produzione scientifica sottoposta a valutazione comprende, oltre ad alcune opere “minori” ed a taluni contributi di taglio casistico – informativo, tre opere di carattere monografico.

Le prime due (I negozi unilaterali a contenuto negativo, Milano, 1996 e La forma degli atti giuridici unilaterali, Milano,1998) denotano attenzione ad aspetti impegnativi della teoria generale dell’atto e del negozio, si caratterizzano per vastità dell’indagine e completezza dell’informazione.

La monografia più recente, Violazione dei doveri familiari e risarcimento del danno, Napoli, 2008 affronta un tema di indiscutibile attualità, con adeguata completezza e con contributo personale nella fase costruttiva della tutela risarcitoria.

Complessivamente l’opera della candidata  mostra il raggiungimento di un’adeguata maturità scientifica.

 

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            La seduta è tolta alle ore  13,40  e la Commissione si aggiorna alle ore 13,45 dello stesso giorno per la predisposizione nonché l’estrazione dei temi oggetto della prova didattica da discutere almeno 24 ore dopo l’assegnazione.

           

        

       Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

 

LI 21 giugno 2010      

 

La Commissione :

 

Prof. Giorgio De Nova, presidente              ___________________________

 

Prof.  Nicola Di Prisco                                ___________________________

 

Prof. Claudio Turco                                    __________________________

 

Prof. Enrico Elio del Prato                          __________________________

 

Prof. Valeria Caredda, segretario                ___________________________