Procedura di Valutazione comparativa ad un posto di

Professore Associato  Presso  la Facolta' di  ARCHITETTURA  Settore ICAR 14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA ED URBANA  Pubblicato sulla Gazzetta n. 54   DELL’11/07/2008

 

VERBALE   QUARTA   SEDUTA

 

La Commissione costituita per il concorso di cui in premessa con D.R. n. 457 del 24/03/2010 e  pubblicata su G.U. n. 28 Serie Speciale - del 09/04/2010, composta dai seguenti  professori:

 

Prof.  Carmela Andriani                       Presidente

Prof.  Giancarlo Carnevale                   Segretario

Prof.  Massimo Carmassi                     Commissario

Prof.  Giorgio Grassi                            Commissario

Prof.  Raffaele Panella              Commissario

si è riunita nei locali del Dipartimento IDEA, presso la Facoltà di Architettura, dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, il giorno 25/11/2010 alle ore 09.00 per la presa d’atto della documentazione e per la valutazione titoli e pubblicazioni.

La Commissione predispone, prima della discussione sulle pubblicazioni, i temi relativi alla lezione per i candidati:

 

TEMI Prof. C. ANDRIANI

1.      Architettura fra tecnica e forma.

2.      Progetto e contesto nella condizione contemporanea.

3.      Il nuovo e la stratificazione storica.  

4.      Architettura e paesaggio: il progetto del suolo.

5.      Il progetto come modificazione (e giudizio critico operativo)

6.      La dimensione scalare (o transcalare) del progetto contemporaneo.

7.      Progetto e tradizione: continuità e/o discontinuità?

8.      Costruire sul costruito: il progetto dell’esistente.

9.      Il concetto e la sua materia: processo e metodologia del  progetto dal concept alla realizzazione.

10.  Il progetto come forma di scrittura e ricerca applicata: rapporto fra teoria e prassi.

11.  Architettura e Spazio: il progetto come declinazione variabile dello spazio.

12.  Insegnare architettura: trasmissibilità del progetto come sintesi  e come metodo.

13.  Lo spazio delle infrastrutture nella progettazione della città contemporanea fra progetto d’architettura e  progetto di paesaggio.

14.  Il progetto della grande dimensione.

15.  Il recupero delle aree dismesse fra risarcimento  urbano e opportunità architettonica.

16.  Forma e Struttura:  architettura come arte del costruire.

17.  Figura e sfondo nel progetto d’architettura.

18.  Architettura ed involucro, specificità e differenze nel progetto contemporaneo.

 

TEMI  Prof. CARNEVALE

1.      La lingua madre dell’Architettura è la Costruzione (A.Perret)

2.      La Composizione Architettonica ha uno statuto scientifico debole, essendo una disciplina induttiva più che deduttiva.

3.      La triade Vitruviana è ancora attuale?

4.      La questione della trasmissibilità della conoscenza del Progetto

5.      Architettura tra Arte e Scienza

6.      Il Progetto come processo razionale

7.      Lo schizzo tra pensiero e forma nel processo progettuale

8.      Comporre: mettere insieme, ma anche risolvere un conflitto

9.      La Storia come deposito di esperienze: sua utilità nel Progetto.

10.  Il Dettaglio Architettonico

11.  Il Classico come categoria del Progetto

12.  La Regola d’Arte

13.  Il Grottesco in Architettura

14.  Sapere disciplinare e cultura popolare: una sintonia difficile

15.  La deriva digitale: scenari tra opportunità e rischi

16.  Il sito, il contesto: relazioni e vincoli

17.  Aspetti evolutivi e permanenti nella Disciplina

18.  Le geometrie della Natura al servizio del Progetto.

 

TEMI Prof. CARMASSI

1.      Paesaggi di periferia ed Architettura

2.      Modelli mediatici dominanti e città contemporanea

3.      L’architettura degli interni

4.      Il ruolo delle strategie distributive dell’architettura contemporanea

5.      Elementi primari ed architettura contemporanea

6.      Contesto antico e nuova architettura

7.      Aree dismesse: conservazione ed architettura.

8.      Aree archeologiche e Progetto d’Architettura

9.      Architetture residenziali e il paesaggio delle periferie recenti

10.  Architettura effimera o durevole

11.  Architettura e tecniche costruttive antiche e moderne

12.  Architettura e Storia

13.  Architettura e città italiane di media dimensione

14.  Architettura delle funzioni collettive pubbliche

15.  Architettura contemporanea e durata nel tempo

16.  Abitare oggi

17.  Abitare e città

18.  La scala nel progetto di architettura dinanzi alle trasformazioni urbane contemporanee.

 

TEMI Prof. GRASSI

1 “La nostra educazione poggia sulla cultura classica. L’architetto è un muratore che ha studiato il latino. Ma gli architetti moderni sembrano piuttosto degli esperantisti” (A. Loos: Sämtliche Schriften, in “Ornamento e educazione”, p. 330 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Loos per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

2 “Da quando l’umanità ha preso coscienza della grandezza dell’antichità classica, un solo pensiero ha unito fra loro i grandi architetti. Essi pensavano: così come io costruisco avrebbero costruito gli antichi romani. Questo pensiero io voglio inocularlo nei miei allievi” (A. Loos: Sämtliche Schriften, in “La mia scuola di architettura”, p. 262 della trad. it.).

Cosa significa questa affermazione di Loos per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

3 “E’ vero il paradosso che dice: Tutto ciò che non è tradizione è plagio.

Lungi dall’implicare la ripetizione di ciò che è stato, la tradizione presuppone la realtà di ciò che è durevole” (I. Stravinskij: Poétique Musicale, 1942). Cosa significa questa affermazione di Stravinskij per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

4 Dice Lukàcs che l’architettura, in quanto “creatrice di un mondo”, “crea un ambiente spaziale reale e adeguato, che evoca visivamente adeguatezza” (G. Lukàcs in Ästhetik II, p. 1208 dell’ed. it.). Cosa significa questa affermazione di Lukàcs per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

5 “Lo scopo non deve essere quello di fare una certa opera, ma di fare in sé stessi colui che faccia, possa fare, quell’opera” (P. Valéry in: Cahiers, “Gladiator”, vol. I, p.400 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Valéry per un apprendista architetto.

Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

6 “Ciò che oggi si esige da un corridore , da un giocatore di tennis, da un atleta che vuole distinguersi - esercizi razionali, disciplina severa, libertà conquistata attraverso una lunga disciplina – contrasta curiosamente con quel poco che basta a passare per artista” (P. Valéry in: Pièces sur l’art, “Préambule”, p. 161 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Valéry per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

7“Niente è più importante di sapere prima di tutto ciò che si vuole e di esprimerlo in poche parole, una volta per tutte, - in  modo da perseguire un unico oggetto chiaramente definito e da adattargli la diversità dei mezzi – così avviene in ogni opera” (P. Valéry in: Pièces sur l’art, “Préambule”, p. 160 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Valéry per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

 8 “Con le Belle Arti nessuna concorrenza” e poi “Niente di più inelegante e di più inefficace di un’arte concepita nella forma di un’altra” (R. Bresson in: Notes sur le cinématographe, p. 51 e p. 63 della trad. it.). Cosa significa queste affermazioni di Bresson per voi architetti.

Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

9 Chiamerai bella l’opera architettonica che ti darà un’alta idea dell’architettura

(da “Chiamerai bello il film che ti darà un’alta idea del cinematografo” di R. Bresson in: Notes sur le cinématographe, p. 32 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Bresson per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

10 “L’originalità per l’artista è la più tremenda delle prigioni; come la prostituta che deve apparire vistosa per attrarre l’estraneo. Essa non interessa nemmeno all’autore, o egli la sente come una servitù, un peso. L’originalità appartiene ai fenomeni della delinquenza”

(A. Martini in: G. Scarpa, Colloqui con Arturo Martini, p. 238). Cosa significa questa affermazione di Martini per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

11 “La modernità non è una trovata, ma è scoprire nuovamente lo spirito delle cose con l’intensità che circola nell’aria del proprio tempo… La modernità è rifare la stessa cosa col sentimento del tempo” (A. Martini in: G. Scarpa, Colloqui con Arturo Martini, p. 282).

Cosa significa questa affermazione di A. Martini per voi architetti.

Cosa significa per voi futuri professori di comp. Arch.

12 “La semplicità è una complessità risolta.”(C. Brancusi, cit. senza rif. bibl.). Cosa significa questa affermazione di Brancusi per voi architetti.

Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

13 “I capolavori non sono fatti per meravigliare. Sono fatti per persuadere, per convincere.” (J.A.D. Ingres in: Ecrits sur l’art, p. 31 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Ingres per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

14 “Non cercai di fare come gli altri, né diversamente” (J.J. Rousseau, cit. senza rif. bibl.). Cosa significa questa affermazione di Rousseau per voi architetti.

Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

15 “L’architetto è un maestro di avventura. Ogni storia è una sfida a sé, basta stare fermo un attimo e vengono le idee…” (R. Piano in: L’onda della creazione firmata Renzo Piano, in “La Repubblica” del 14.01.2007). Cosa significa questa affermazione di Piano per voi architetti.

Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

16 Architettura: il grande teatro del mondo

17 Elementaristi versus Espressionisti nel movimento moderno

18 Folklore e regionalismo critico.

 

 

 

 

TEMI Prof. PANELLA

1.      Analogia e metafora nel progetto d’architettura

2.      Architettura e Città nel contesto del fenomeno urbano contemporaneo

3.      Città diffusa e Architettura

4.      Flessibilità, leggerezza, disponibilità. Dimenticare Vitruvio?

5.      L’Architettura nel recupero delle grandi attrezzature dismesse: segni e memoria

6.      L’architettura entra timidamente nei centri storici: prime riflessioni

7.      La lezione di Carlo Scarpa e la diaspora restauro / progetto dell’Architettura

8.      L’Architettura della megalopoli: il caso di Pechino

9.      Stratificazione e Progetto di Architettura

10.  Le teorie del Progetto nel contesto dell’arcipelago metropolitano

11.  La città diventa arcipelago metropolitano. I “vuoti” sono progettabili e quale il ruolo dell’architettura?

12.  Se e come il Paesaggio ha influenzato il modo di concepire l’architettura nel contemporaneo.

13.  Il problema del trasferimento degli “ordini” dal piano al progetto.

14.  Il linguaggio in Architettura, tra Costruzione e Rappresentazione simbolica.

15.  La stratificazione e il genius logis nel progetto di Architettura

16.  Lo scarto dimensionale in Architettura

17.  Cosa resta della lezione dei maestri del Moderno nell’Architettura contemporanea?

18.  Luogo, non luogo e progetto di architettura.

 

 

I temi sono così di seguito ripartiti per i candidati:

 

1  Candidata Elisabetta AVALLONE

 

1) Forma e Struttura:  architettura come arte del costruire.

2) La triade Vitruviana è ancora attuale?

3) Architettura effimera o durevole.

4) Elementaristi versus Espressionisti nel movimento moderno.

5) L’Architettura nel recupero delle grandi attrezzature dismesse: segni e memoria.

 

2  Candidato Valter BALDUCCI

 

1) La questione della trasmissibilità della conoscenza del Progetto.

2) Analogia e metafora nel progetto d’architettura.

3) Architettura e tecniche costruttive antiche e moderne.

4) Chiamerai bella l’opera architettonica che ti darà un’alta idea dell’architettura (da “Chiamerai bello il film che ti darà un’alta idea del cinematografo” di R. Bresson in: Notes sur le cinématographe, p. 32 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Bresson per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

5) Il progetto come forma di scrittura e ricerca applicata: rapporto fra teoria e prassi.

 

3  Candidato Federico BILO’

 

1) Architettura e Città nel contesto del fenomeno urbano contemporaneo.

2) “Niente è più importante di sapere prima di tutto ciò che si vuole e di esprimerlo in poche parole, una volta per tutte, - in  modo da perseguire un unico oggetto chiaramente definito e da adattargli la diversità dei mezzi – così avviene in ogni opera” (P. Valéry in: Pièces sur l’art, “Préambule”, p. 160 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Valéry per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

 

3) Sapere disciplinare e cultura popolare: una sintonia difficile.

4) Figura e sfondo nel progetto d’architettura.

5) Paesaggi di periferia ed architettura.

 

4  Candidato Andrea BOSCHETTI

 

1) Il progetto della grande dimensione.

2) Architettura tra Arte e Scienza.

3) “I capolavori non sono fatti per meravigliare. Sono fatti per persuadere, per convincere.” (J.A.D. Ingres in: Ecrits sur l’art, p. 31 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Ingres per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

4) Lo scarto dimensionale in Architettura.

5) Abitare oggi.

 

5 Candidata Rosa BRANCIAROLI

 

1) “Con le Belle Arti nessuna concorrenza” e poi “Niente di più inelegante e di più inefficace di un’arte concepita nella forma di un’altra” (R. Bresson in: Notes sur le cinématographe, p. 51 e p. 63 della trad. it.).

Cosa significa queste affermazioni di Bresson per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

2) Il Classico come categoria del Progetto.

3) Il nuovo e la stratificazione storica.  

4) La stratificazione e il genius logis nel progetto di Architettura.

5) Architettura contemporanea e durata nel tempo.

 

6  Candidato Vincenzo CALABRESE

 

1) Lo schizzo tra pensiero e forma nel processo progettuale.

2) “La modernità non è una trovata, ma è scoprire nuovamente lo spirito delle cose con l’intensità che circola nell’aria del proprio tempo…La modernità è rifare la stessa cosa col sentimento del tempo” (A. Martini in: G. Scarpa, Colloqui con Arturo Martini, p. 282). Cosa significa questa affermazione di A. Martini per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di C. Arch.

3) Il concetto e la sua materia: processo e metodologia del  progetto dal concept alla realizzazione.

4) Modelli mediatici dominanti e città contemporanea.

5) Flessibilità, leggerezza, disponibilità. Dimenticare Vitruvio?

 

7  Candidato Saverio Mauro Valerio CIARCIA

 

1) La lezione di Carlo Scarpa e la diaspora restauro / progetto dell’Architettura.

2) Architettura ed involucro, specificità e differenze nel progetto contemporaneo.

3) Il Dettaglio Architettonico.

4) “L’architetto è un maestro di avventura. Ogni storia è una sfida a sé, basta stare fermo un attimo e vengono le idee…” (R. Piano in: L’onda della creazione firmata Renzo Piano, in “La Repubblica” del 14.01.2007). Cosa significa questa affermazione di Piano per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

5) L’architettura degli interni.

 

 

 

 

8  Candidato Luigi COCCIA

 

1) “Lo scopo non deve essere quello di fare una certa opera, ma di fare in sé stessi colui che faccia, possa fare, quell’opera” (P. Valéry in: Cahiers, “Gladiator”, vol. I, p.400 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Valéry per un apprendista architetto. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.?

2) Architettura delle funzioni collettive pubbliche.

3) La Regola d’Arte.

4) Città diffusa e Architettura.

5) Architettura e paesaggio: il progetto del suolo.

 

9 Candidata Alessandra DE CESARIS

 

1) Cosa resta della lezione dei maestri del Moderno nell’Architettura contemporanea?

2) Costruire sul costruito: il progetto dell’esistente.

3) Folklore e regionalismo critico.

4) Il Grottesco in Architettura.

5) Architettura e città italiane di media dimensione.

 

 

10  Candidata Susanna FERRINI

 

1) “La nostra educazione poggia sulla cultura classica. L’architetto è un muratore che ha studiato il latino. Ma gli architetti moderni sembrano piuttosto degli esperantisti” (A. Loos: Sämtliche Schriften, in “Ornamento e educazione”, p. 330 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Loos per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

2) Contesto antico e nuova architettura                                             

3) Architettura fra tecnica e forma.

4) Stratificazione e Progetto di Architettura

5) La Storia come deposito di esperienze: sua utilità nel Progetto.  

 

11 Candidato Emanuele FIDONE

 

1) La Composizione Architettonica ha uno statuto scientifico debole, essendo una disciplina induttiva più che deduttiva.

2) Le teorie del Progetto nel contesto dell’arcipelago metropolitano.

3) Progetto e tradizione: continuità e/o discontinuità?

4) Aree archeologiche e Progetto d’Architettura.

5) “E’ vero il paradosso che dice: Tutto ciò che non è tradizione è plagio. Lungi dall’implicare la ripetizione di ciò che è stato, la tradizione presuppone la realtà di ciò che è durevole” (I. Stravinskij: Poétique Musicale, 1942). Cosa significa questa affermazione di Stravinskij per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

 

12 Candidata Paola GREGORY

 

1) Aree dismesse: conservazione ed architettura

2)“L’originalità per l’artista è la più tremenda delle prigioni; come la prostituta che deve apparire vistosa per attrarre l’estraneo. Essa non interessa nemmeno all’autore, o egli la sente come una servitù, un peso. L’originalità appartiene ai fenomeni della delinquenza” (A. Martini in: G. Scarpa, Colloqui con Arturo Martini, p. 238). Cosa significa questa affermazione di Martini per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

5) Le geometrie della Natura al servizio del Progetto.

4) La città diventa arcipelago metropolitano. I “vuoti” sono progettabili e quale il ruolo dell’architettura?

5) Lo spazio delle infrastrutture nella progettazione della città contemporanea fra progetto d’architettura e  progetto di paesaggio.

 

13 Candidata Silvia MALCOVATI

 

1) Aspetti evolutivi e permanenti nella Disciplina.

2) Se e come il Paesaggio ha influenzato il modo di concepire l’architettura nel contemporaneo.

3) “Da quando l’umanità ha preso coscienza della grandezza dell’antichità classica, un solo pensiero ha unito fra loro i grandi architetti. Essi pensavano: così come io costruisco avrebbero costruito gli antichi romani. Questo pensiero io voglio inocularlo nei miei allievi” (A. Loos: Sämtliche Schriften, in “La mia scuola di architettura”, p. 262 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Loos per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

4) Il progetto come modificazione (e giudizio critico operativo).

5) Elementi primari ed architettura contemporanea.

 

14 Candidata Maria Dolores MORELLI

 

1) “La semplicità è una complessità risolta.” (C. Brancusi, cit. senza rif. bibl.).

Cosa significa questa affermazione di Brancusi per voi architetti?

Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.?

2) Progetto e contesto nella condizione contemporanea.

3) Il sito, il contesto: relazioni e vincoli.

4) L’architettura entra timidamente nei centri storici: prime riflessioni.

5) Architetture residenziali e il paesaggio delle periferie recenti.

 

15 Candidato Domenico Antonio POTENZA

 

1) La deriva digitale: scenari tra opportunità e rischi.

2) Architettura: il grande teatro del mondo.

3) Insegnare architettura: trasmissibilità del progetto come sintesi e come metodo.

4) Il linguaggio in Architettura, tra Costruzione e Rappresentazione simbolica.

5) La scala nel progetto di architettura dinanzi alle trasformazioni urbane contemporanee.  

 

16 Candidato Luca REINERIO

 

1) Architettura e Storia.

2) Comporre: mettere insieme, ma anche risolvere un conflitto.

3) La dimensione scalare (o transcalare) del progetto contemporaneo.

4) L’Architettura della megalopoli: il caso di Pechino.

5) “Non cercai di fare come gli altri, né diversamente” (J.J. Rousseau, cit. senza rif. bibl.). Cosa significa questa affermazione di Rousseau per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

 

17 Candidato Pierantonio VAL

 

1) Abitare e città.

2) Il problema del trasferimento degli “ordini” dal piano al progetto.

3) 1“La lingua madre dell’Architettura è la Costruzione” (A.Perret).

4) Architettura e Spazio: il progetto come declinazione variabile dello spazio.

5) Dice Lukàcs che l’architettura, in quanto “creatrice di un mondo”, “crea un ambiente spaziale reale e adeguato, che evoca visivamente adeguatezza” (G. Lukàcs in Ästhetik II, p. 1208 dell’ed. it.). Cosa significa questa affermazione di Lukàcs per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

 

18 Candidata Nilda Maria VALENTIN

 

1) Il Progetto come processo razionale.

2) “Ciò che oggi si esige da un corridore , da un giocatore di tennis, da un atleta che vuole distinguersi - esercizi razionali, disciplina severa, libertà conquistata attraverso una lunga disciplina – contrasta curiosamente con quel poco che basta a passare per artista” (P. Valéry in: Pièces sur l’art, “Préambule”, p. 161 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Valéry per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

3) Il ruolo delle strategie distributive dell’architettura contemporanea.

4) Luogo, non luogo e progetto di architettura.

5) Il recupero delle aree dismesse fra risarcimento  urbano e opportunità architettonica.

La Commissione procede quindi ad inserire in altrettante buste sigillate i titoli dei temi proposti per ciascun candidato. La durata della prova è fissata in  45 minuti.

 

Alle ore 09,30 si procede all’appello ed al riconoscimento dei presenti e partecipanti al Concorso in oggetto. Risultano assenti:

 

-         AVALLONE Elisabetta

-         BOSCHETTI Andrea

-         BRANCIAROLI Rosa

-         COCCIA Luigi

-         DE CESARIS Alessandra              

-         POTENZA Domenico Antonio

-         REINERIO Luca.

 

Si dà inizio alla discussione dei titoli, dopo aver proceduto al sorteggio dell’ordine in cui i candidati verranno introdotti.

Successivamente si invita un candidato volontario all’estrazione della lettera dell’alfabeto secondo cui avrà inizio la discussione delle prove di valutazione dei medesimi.

Il candidato che procede all’estrazione è Nilda Maria VALENTIN che estrae la lettera “B”.

 

Contestualmente, in base al numero effettivo dei candidati partecipanti, vengono comunicate ai presenti le date ulteriori, necessarie per la conclusione delle prove di valutazione del secondo gruppo di candidati, così di seguito specificato:

 

-         giovedì 09/12/2010 ore 09.30

-         venerdì 10/12/2010 ore 09.30

 

date nelle quali saranno valutati i candidati:

 

01)    GREGORY PAOLA

02)    MALCOVATI SILVIA

03)    VAL PIERANTONIO

04)    VALENTIN NILDA MARIA.

 

Alle ore 09.45 si introduce la candidata MORELLI Maria Dolores, in quanto è stata accettata la sua richiesta scritta per sostenere le prove come prima candidata per motivi di famiglia. Si procede alla discussione dei titoli.

La candidata conclude il suo intervento alle ore 10,30.

 

Dopo la discussione dei titoli, la candidata è invitata a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

La candidata estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

1)“La semplicità è una complessità risolta.” (C.Brancusi, cit.senza rif.bibl.). Cosa significa questa affermazione di Brancusi per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.?

2) Progetto e contesto nella condizione contemporanea

5) Architetture residenziali e il paesaggio delle periferie recenti.

 

      La candidata  Maria Dolores Morelli indica quale argomento della prova didattica il seguente:

“5) Architetture residenziali e il paesaggio delle periferie recenti”.

      La Commissione legge alla candidata gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

3) Il sito, il contesto: relazioni e vincoli.

4) L’architettura entra timidamente nei centri storici: prime riflessioni.

 

Uscita la candidata, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli:

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Carmela Andriani

Nella discussione dei titoli la candidata ribadisce con convinzione i suoi interessi scientifici predominanti. La storia dell’architettura moderna e contemporanea, a partire dagli anni sessanta, lo studio tipo-morfologico dei centri storici di medie dimensioni, in particolare del contesto campano. Collabora con P. Belfiore considerato come punto di riferimento della ricerca scientifica sia teorica che applicata. Illustra alcune esperienze progettuali. La discussione è condotta in maniera appropriata e convincente.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giancarlo Carnevale

La candidata presenta il proprio curriculum con precisione, puntualizzando i propri interessi di ricerca e tratteggiando il percorso fin qui svolto. Dialogando con la commissione espone la propria posizione rispetto ai temi dell’housing, del rapporto con i siti, della scala degli interventi.

Le riflessioni sono apparse coerenti e l’argomentare sufficientemente appropriato.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Massimo Carmassi

La candidata illustra, attraverso numerosi esempi, la realizzazione dei più noti interventi di architettura residenziale in Italia, individuando varie tipologie in relazione alle diverse situazioni contestuali, dalle aree marginali alla città consolidata.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giorgio Grassi

Espone il proprio percorso di ricerca con puntualità e precisione indicando anche con chiarezza i propri obiettivi. Nella discussione sui titoli risalta il suo impegno a indagare i temi dell’abitazione urbana, specie nelle moderne periferie, gli sviluppi, le linee di tendenza.

Il problema delle diverse scale d’intervento e quello dei caratteri dei siti e della qualità dei luoghi. Le riflessioni della candidata sono apparse convincenti e appropriate.

 

Giudizio individuale del Commissario Prof. Raffaele Panella

Comunica con passione e in modo molto lineare il suo modo di proporsi come docente di architettura. Propone in tutta la sua ricerca  una speciale attenzione al luogo che la porta anche a scelte di linguaggio contestuale.

 

Alle ore 10.50 si introduce il candidato BALDUCCI Valter e si effettua la discussione sui titoli.

Il candidato conclude il suo intervento alle ore 11,35.

 

Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

2) Analogia e metafora nel progetto d’architettura.

4) Chiamerai bella l’opera architettonica che ti darà un’alta idea dell’architettura (da “Chiamerai bello il film che ti darà un’alta idea del cinematografo” di R. Bresson in: Notes sur le cinématographe, p. 32 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Bresson per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

5) Il progetto come forma di scrittura e ricerca applicata: rapporto fra teoria e prassi.

 

      Il candidato indica quale argomento della prova didattica :

“2) Analogia e metafora nel progetto d’architettura”.

 

      La Commissione legge al candidato gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

1) La questione della trasmissibilità della conoscenza del Progetto.

3) Architettura e tecniche costruttive antiche e moderne.

 

Uscito il candidato, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli:

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Carmela Andriani

Dalla discussione dei titoli si conferma l’attitudine alla speculazione teorica del candidato, e si evidenzia con coerenza una delimitazione certa del campo scientifico di interesse, sia nei testi che nelle personalità di riferimento, (Rossi, Monestiroli, Fortier, Stella). Città balneare e colonie estive sono gli argomenti recenti della sua ricerca con riferimento al tratto di costa adriatica . Interessante esperienza di ricerca in Francia, (Bruno Fortier) con relativi studi sull’immaginario urbano e sulla metropoli. Il candidato mostra di muoversi con sicurezza scientifica negli ambiti da lui trattati nel corso della presentazione , motivando con uguale consapevolezza e stesso orientamento scientifico, anche la sua attività di  progettista.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giancarlo Carnevale

Il candidato espone con sicurezza il proprio curriculum; delinea gli indirizzi di una ricerca condotta, nei tempi più recenti, sulla “Città balneare”. Relaziona su una esperienza di studio condotta in Francia, precedentemente, avente per oggetto lo studio di aree metropolitane. Riassume la propria formazione di progettista, descrivendo con linguaggio fluido e disinvolto, i vari passaggi che lo hanno condotto ad operare in diversi contesti universitari: Parigi, Venezia, Firenze e Genova.

Giudizio individuale del commissario Prof. Massimo Carmassi

Il candidato illustra i titoli dai quali emerge, in particolare nei progetti, una certa superficialità compositiva ed approssimazione sintattica, come se il progetto di architettura non avesse il compito di prefigurare la sua costruzione. Per un professore che deve insegnare composizione

questa tendenza,molto italiana, non ha portato in passato buoni risultati per la costruzione del territorio nazionale.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giorgio Grassi

Il candidato espone con convinzione e compiacimento il proprio percorso di studioso, come architetto e come insegnante. Come architetto avendo frequentato diversi qualificati studi professionali e come insegnante e/o studioso avendo frequentato sedi universitarie diverse: Parigi, Genova, Firenze e Venezia. La trattazione della linea di pensiero (del resto esposta con grande sicurezza) cui il candidato sostiene di appartenere - linea in cui risalta la relazione stretta, ancorché critica e complessa, fra progetto e esperienza storica - non è agevolmente riconoscibile, quantomeno con altrettanta convinzione, nei progetti redatti specie in occasione di concorsi (anche se il candidato parla candidamente di verità a proposito delle sue forme) e presentati qui alla discussione.

 

Giudizio individuale del Commissario Prof. Raffaele Panella

Comunica con precisione e rigore anche con citazioni interessanti le sue idee sull’architettura e le ragioni della sua ricerca sia in campo analitico critico che progettuale. Emerge una speciale attenzione al luogo nelle diverse declinazioni offerte dalla fenomenologia urbana contemporanea (centri storici, periferie urbane). Nel racconto, il suo excursus trova una continuità non usuale.

 

Alle ore 11.55 si introduce il candidato BILO’ FEDERICO e si effettua la discussione sui titoli.

Il candidato conclude il suo intervento alle ore 12,40.

 

Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

           

1) Architettura e Città nel contesto del fenomeno urbano contemporaneo.

2) “Niente è più importante di sapere prima di tutto ciò che si vuole e di esprimerlo in poche parole, una volta per tutte, - in  modo da perseguire un unico oggetto chiaramente definito e da adattargli la diversità dei mezzi – così avviene in ogni opera” (P. Valéry in: Pièces sur l’art, “Préambule”, p. 160 della trad. it.).

Cosa significa questa affermazione di Valéry per voi architetti.

Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

“4) Figura e sfondo nel progetto d’architettura”.

 

      Il candidato  indica quale argomento della prova didattica

“4) Figura e sfondo nel progetto d’architettura”.

 

      La Commissione legge al candidato gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

3) Sapere disciplinare e cultura popolare: una sintonia difficile.

5) Paesaggi di periferia ed architettura.

 

Uscito il candidato, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli:

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Carmela Andriani

Il candidato espone le proprie linee di ricerca sia teoriche che progettuali con estrema chiarezza e lucidità di percorso. Delinea un quadro ampio di problematiche inerenti la progettazione architettonica a partire dalla nozione di progetto urbano e del paesaggio fino alla esplicitazione di un’architettura consapevole anche del suo mandato sociale.

Si rileva una non comune capacità di sintesi e di messa in coerenza di aspetti disciplinari tenuti spesso separati da competenze specialistiche, peraltro confermata sia dall’attività di progettista che dai risultati didattici. Figura matura  per il ruolo.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giancarlo Carnevale

Espone con sintetica chiarezza il proprio percorso di ricerca, sia progettuale sia di produzione scientifica, con precisione e disinvoltura.

Appare coerente nell’indicare le linee di sviluppo del proprio impegno, anche didattico.

Descrive e commenta la propria esperienza progettuale argomentando in modo convincente e maturo. Si delinea la figura di un progettista e docente di solida impostazione culturale.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Massimo Carmassi

Il candidato illustra con chiarezza e passione il proprio lavoro di ricerca attraverso alcune pubblicazioni su figure rilevanti dell’architettura contemporanea, tra i quali Rem Koolhas.

Illustra anche alcune sue opere realizzate di architettura indicando alcune fonti esterne di ispirazione mentre dimostra di aver raggiunto buoni livelli di originalità e consapevolezza linguistica, nonostante la giovane età.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giorgio Grassi

Il candidato descrive sinteticamente la sua carriera di docente e soprattutto di autore, sempre in collaborazione, di progetti quasi solo di allestimenti di interni, mettendo in primo piano, senza dubbi o incertezze, le sue simpatie metodologiche e formali.

Evidentemente attratto dalle forme dello sperimentalismo contemporaneo esprime la propria inclinazione a una sperimentazione progettuale ispirata e/o dedotta dai grandi sovvertimenti nella vita contemporanea.

L’architettura come interprete della insanabile frattura rispetto alla sua esperienza storica: una vecchia storia, la lusinga di sempre dell’espressionismo formale e/o delle avanguardie artistiche di tutti i tempi. E’ sintomatico il ripetuto riferimento a Rem Koolhaas e al mirabolante percorso di questi, fino a concludere per un’architettura come costruzione non più controllabile/controllata. Ironia del caso, il progetto più discusso dalla commissione, un piccolo edificio nel mezzo di una favela brasiliana, diventa invece un saggio esemplare di mimetismo formale, che è però il risultato, sempre per questioni esclusivamente formali, dell’uso di un linguaggio tipico da avanguardia storica.

 

Giudizio individuale del Commissario Prof. Raffaele Panella

Comunica senza tentennamenti e con visione correttamente allargata alla vicenda architettonica contemporanea e ai suoi protagonisti le sue idee sull’architettura. E’ assai convincente nell’argomentare in tale quadro la sua scelta di campo nella ricerca sia teorica che sperimentale. Nella sostanza conferma  la qualità del suo curriculum e dei suoi titoli.

 

Alle ore 13,00 si introduce il Candidato CALABRESE VINCENZO e si effettua la discussione sui titoli.

Il candidato conclude il suo intervento alle ore 13,45.

 

Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

 

1) Lo schizzo tra pensiero e forma nel processo progettuale.

4) Modelli mediatici dominanti e città contemporanea.

5) Flessibilità, leggerezza, disponibilità. Dimenticare Vitruvio?

 

      Il candidato  indica quale argomento della prova didattica:

“1) Lo schizzo tra pensiero e forma nel processo progettuale”.

 

      La Commissione legge al candidato gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

2) “La modernità non è una trovata, ma è scoprire nuovamente lo spirito delle cose con l’intensità che circola nell’aria del proprio tempo… La modernità è rifare la stessa cosa col sentimento del tempo” (A. Martini in: G. Scarpa, Colloqui con Arturo Martini, p. 282). Cosa significa questa affermazione di A.Martini per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di C. Arch.

3) Il concetto e la sua materia: processo e metodologia del  progetto dal concept alla realizzazione.

 

Uscito il candidato, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Carmela Andriani

Il candidato delinea con efficacia e naturalezza il proprio percorso intellettuale evidenziando una attitudine alla progettazione versatile e disinibita.

La ricerca progettuale si avvale di una esperienza condotta alle diverse scale del progetto con particolare riferimento alle scale del design, ove sono messi in luce riconoscimenti importanti per questo settore disciplinare.

I risultati didattici sono altresì di notevole interesse, considerata l’attitudine sperimentale seppur rigorosa, a far interagire le diverse scale del progetto. Si delinea una figura interessante di docente.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giancarlo Carnevale

Il candidato descrive la propria traiettoria di progettista e ricercatore con semplicità ed efficacia. Molto apprezzabili le sue doti di comunicatore, attento ed essenziale. Gli accenni alla sua attività di designer appaiono ben inseriti nella definizione dei suoi interessi disciplinari più ampi.

L’esperienza didattica viene raccordata a quella di ricerca con coerenza. L’impressione è quella di trovarsi di fronte ad un intellettuale dai vivaci interessi, che dispone di una cultura strutturata e matura.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Massimo Carmassi

Presenta una consistente attività di design che ottiene riconoscimenti. Espone alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano. Presenta la pubblicazione della tesi di dottorato e alcuni articoli su riviste. Attività progettuale poco documentata.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giorgio Grassi

Il candidato presenta il proprio curriculum descrivendo e puntualizzando soprattutto i propri interessi nel campo della ricerca teorica e progettuale. Interessanti le osservazioni sulla tecnica nel progetto e sul rapporto fra forma e pensiero tecnico. Espone la sua attività di designer ponendola in relazione con l’attività didattica. Dimostra un ampio ventaglio di interessi, che mette al servizio della sua indubbia capacità di trasmettere non solo in senso nozionistico. Dimostra altresì una grande capacità di coinvolgimento con argomentazioni chiare e efficaci.

 

Giudizio individuale del Commissario Prof. Raffaele Panella

Comunica con naturalezza  e lucidità la costruzione del suo profilo di progettista e di ricercatore, contestualizzando perfettamente la sua posizione all’interno della vicenda architettonica contemporanea.

 

Alle ore 14.10 la seduta viene sospesa e si riconvoca per le ore 15.00 dello stesso giorno per proseguire con la discussione dei titoli dei candidati presenti. 

 

La Commissione riapre la seduta alle ore 15.00 e si introduce il Candidato CIARCIA SAVERIO MAURO VALERIO e si effettua la discussione sui titoli.

Il candidato conclude il suo intervento alle ore15,45.

 

Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

1) La lezione di Carlo Scarpa e la diaspora restauro / progetto dell’Architettura.

3) Il Dettaglio Architettonico.

4) “L’architetto è un maestro di avventura. Ogni storia è una sfida a sé, basta stare fermo un attimo e vengono le idee…” (R. Piano in: L’onda della creazione firmata Renzo Piano, in “La Repubblica” del 14.01.2007). Cosa significa questa affermazione di Piano per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

 

      Il candidato indica quale argomento della prova didattica:

“3) Il Dettaglio Architettonico”.

 

      La Commissione legge al candidato gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

2) Architettura ed involucro, specificità e differenze nel progetto contemporaneo.

5) L’architettura degli interni.

 

Uscito il candidato, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli:

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Carmela Andriani

Il candidato ribadisce nella discussione dei titoli una solida preparazione tecnica coniugata ad una consapevolezza dell’architettura come arte del costruire correttamente e del progetto come risposta sintetica di tutti gli aspetti che lo costituiscono. Questa attitudine al ‘saper fare’ si esplica in alcuni allestimenti museografici ed architetture degli interni, in generale nell’attenzione al dettaglio come  luogo altamente significativo dell’opera d’architettura. Discussione pacata e convincente.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giancarlo Carnevale

Il candidato manifesta, con chiarezza di linguaggio, la propria attenzione verso aspetti disciplinari specifici, legati alla sostenibilità. Parla della propria esperienza didattica, condotta nel campo dell’allestimento e della museografia, oltre che della Composizione. Mostra alcune esperienze progettuali significative e, dialogando con la commissione, espone riflessioni appropriate sul rapporto con la città antica. Si inquadra il profilo di un docente esperto con competenze professionali esplicite.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Massimo Carmassi

Il candidato ha illustrato alcune pubblicazioni tra le quali una dedicata all’opera di Nicola Pagliara, e alcuni progetti di allestimento che denotano una notevole competenza costruttiva e sensibilità di progettazione alla scala di dettaglio.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giorgio Grassi

Il candidato espone con chiarezza e precisione il lavoro da lui svolto fin qui come ricercatore e come progettista: come saggista e come autore di consulenze e realizzazioni prevalentemente nel campo dell’architettura degli interni e degli allestimenti museali, per non dire dei buoni risultati del suo impegno nella scuola.

Risalta dalla esposizione dei suoi lavori un singolare encomiabile coinvolgimento nei confronti delle tematiche legate alle diverse occasioni di studio e di lavoro.

 

Giudizio individuale del Commissario Prof. Raffaele Panella

Esprime con chiarezza, attesa la sua lunga e proficua esperienza didattica, il percorso culturale e scientifico basato su un’idea di architettura come prodotto complesso nel quale concorrono componenti di vario ordine e grado, tra le quali la costruzione.

 

Alle ore 16,05 si introduce la Candidata FERRINI SUSANNA e si effettua la discussione sui titoli.

La candidata conclude il suo intervento alle ore 16.50.

 

Dopo la discussione dei titoli, la candidata è invitata a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

La candidata estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

1) “La nostra educazione poggia sulla cultura classica. L’architetto è un muratore che ha studiato il latino. Ma gli architetti moderni sembrano piuttosto degli esperantisti” (A. Loos: Sämtliche Schriften, in “Ornamento e educazione”, p. 330 della trad. it.). Cosa significa questa affermazione di Loos per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

2) Contesto antico e nuova architettura                                            

5) La Storia come deposito di esperienze: sua utilità nel Progetto.  

 

La candidata indica quale argomento della prova didattica :

 

“2) Contesto antico e nuova architettura”.

 

      La Commissione legge alla candidata gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

3) Architettura fra tecnica e forma.

4) Stratificazione e Progetto di Architettura.

 

Uscita la candidata, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli:

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Carmela Andriani

La candidata apre la discussione ricostruendo i passaggi importanti della sua formazione di ricercatore scientifico oltrechè di progettista. Il rapporto fra Tecnica e Forma, la prefabbricazione a partire dagli albori del Moderno, l’opera di Prouvé e la temporalità nell’architettura, l’involucro come sistema,  sono alcuni dei temi trattati nel corso di una presentazione condotta con maturità  e profonda consapevolezza del proprio fare. La ricca produzione progettuale, presentata attraverso numerose realizzazioni di qualità, prevalentemente a destinazione museale, testimonia una personalità di progettista di sicura evidenza che si riverbera anche nella assidua e copiosa attività didattica. Ottima prova, si delinea un profilo maturo di professore di Composizione Architettonica.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giancarlo Carnevale

La produzione progettuale della candidata, per lo più rivolta alla realizzazione di spazi museali ed espositivi, appare rilevante e ben documentata.

La Ferrini discute con la commissione delle impostazioni progettuali adottate, con appropriatezza e ricchezza di argomentazioni. Sostiene le proprie posizioni con coerenza e precisione di linguaggio. Interessanti le considerazioni svolte sul tema dell’involucro architettonico.

Si evidenzia la forte personalità di progettista.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Massimo Carmassi

Il candidato mostra, attraverso varie pubblicazioni, una presenza attiva nel dibattito architettonico contemporaneo ed una intensa, appassionata e competente partecipazione all’attività didattica e di ricerca nell’università. L’illustrazione dei titoli rappresenta bene l’area culturale di riferimento, sottolineando la capacità della nuova architettura di confrontarsi con il contesto secondo i codici linguistici del decostruttivismo. Tale atteggiamento risulta ben leggibile anche nei suoi lavori, in particolare nel Museo Artusi ed in altri interni antichi, dove il progetto del nuovo, concepito con perizia artigianale, mostra l’ambizione di sovrapporsi all’antico per forte contrasto, mentre la sua dichiarata provvisorietà sembra incompatibile con il probabile alto costo delle opere.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giorgio Grassi

La non vasta produzione progettuale della candidata, sempre in collaborazione e per lo più rivolta alla progettazione di spazi espositivi e museali, è documentata ampiamente e con cura.

La candidata discute con la commissione l’impostazione del suo lavoro con convinzione e sicurezza. La sua scelta espressiva nei confronti del tema museale, da lei affrontato in particolare in due casi, sembra prevalentemente orientata nel senso di privilegiare l’espressività del mezzo espositivo rispetto all’oggetto della musealizzazione.

La candidata sostiene tale scelta senza incertezze.

 

Giudizio individuale del Commissario Prof. Raffaele Panella

Partecipa con precisione la sua formazione scientifica e il suo modo di intendere lo specifico disciplinare nel contesto della vicenda architettonica contemporanea.

E’ convincente nell’argomentare in tale contesto le sue scelte di metodo e di linguaggio.

Nella sostanza conferma  la qualità del suo curriculum e dei suoi titoli.

 

Alle ore 17.10, si introduce il Candidato FIDONE EMANUELE e si effettua la discussione sui titoli.

Il candidato conclude il suo intervento alle ore 17,55.

 

Dopo la discussione dei titoli, il candidato è invitato a scegliere tre buste, tra le cinque che la commissione ha predisposto, contenenti i temi della prova didattica.

 

Il candidato estrae le buste, che, una volta aperte, risultano contenere i seguenti temi:

 

2) Le teorie del Progetto nel contesto dell’arcipelago metropolitano.

4) Aree archeologiche e Progetto d’Architettura.

5) “E’ vero il paradosso che dice:  Tutto ciò che non è tradizione è plagio.  Lungi dall’implicare la ripetizione di ciò che è stato, la tradizione presuppone la realtà di ciò che è durevole” (I. Stravinskij: Poétique Musicale, 1942). Cosa significa questa affermazione di Stravinskij per voi architetti. Cosa significa per voi futuri professori di Comp. Arch.

            Il candidato indica quale argomento della prova didattica:

 

“4) Aree archeologiche e Progetto d’Architettura”.

 

      La Commissione legge al candidato gli argomenti contenuti nelle altre due buste:

1) La Composizione Architettonica ha uno statuto scientifico debole, essendo una disciplina induttiva più che deduttiva.

3) Progetto e tradizione: continuità e/o discontinuità?

 

Uscito il candidato, la Commissione procede quindi alla formulazione dei giudizi individuali sulla discussione dei titoli.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Carmela Andriani

Nella discussione dei titoli si evidenzia la centralità del progetto nella attività di ricerca, in particolare nel rapporto con l’antico. Architettura, archeologia, rapporto del nuovo con il manufatto storico sono gli argomenti sottesi alla esposizioni dei progetti che perseguono una semplificazione del linguaggio pur nella riconoscibilità dell’intervento. Viene ribadito il contesto siciliano come ‘luogo’ eletto a sperimentare in maniera colta e convincente la ricerca di senso del progetto attraverso modalità proprie del fare architettura. Si delinea un profilo di sicuro interesse.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giancarlo Carnevale

L’esposizione del proprio curriculum, appare impostata soprattutto su alcune esperienze progettuali, di alto livello qualitativo. Il rapporto tra nuovo ed antico assume un ruolo centrale sia nell’esperienza compositiva sia nella ricerca teorica, sostenuta da un rilevante studio sulla figura di Schinkel. Il dialogo con la commissione è vivace e fluido, gli argomenti espressi con una originalità di linguaggio, risultano convincenti e ben argomentati. Si evidenzia la maturità del candidato.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Massimo Carmassi

Il candidato illustra con precisione e chiarezza esemplare i suoi progetti, pubblicati su una monografia edita dal Poligrafo, e su altre riviste internazionali che dimostrano un particolare apprezzamento della critica nei confronti del suo lavoro, frutto di profonda conoscenza delle tecniche costruttive e di una poetica ormai ben riconoscibile in ambito nazionale ed internazionale.

 

Giudizio individuale del commissario Prof. Giorgio Grassi

Il candidato presenta un curriculum caratterizzato dallo speciale interesse per un  tema relativo alla progettazione architettonica di grande rilevanza oggi, ma tanto più rilevante nel suo caso se si considera che la città in cui egli opera e insegna è Siracusa. La presenza ancora oggi costante e decisiva dell’esperienza classica dell’architettura nelle città grandi e piccole di Sicilia, per non parlare del paesaggio tanto implicito nell’architettura greca, non può non aver influito in misura determinante su un intellettuale, che appare tanto preparato quanto misurato nella sua esposizione come il Fidone, sia come architetto progettista che come insegnante di progettazione architettonica. Il tema è ovviamente quello del rapporto fra progetto architettonico e storia. Sono prova di ciò i diversi progetti realizzati dal candidato, quasi tutti in collaborazione, sempre in condizioni eccezionali, interventi di completamento, riabilitazione e/o restauro su strutture monumentali e sempre in luoghi di grande valore storico-architettonico, progetti che sono stati oggetto di un’approfondita discussione da parte della commissione. Ma ne sono altresì prova gli studi e ricerche pubblicati dal candidato relativi in particolare all’influenza decisiva dei primi studi storico-archeologici tedeschi in Magna Grecia sull’architettura tedesca del sec. XIX, sull’esperienza del neoclassicismo centroeuropeo e sul suo successivo ampliarsi sotto l’influsso del pensiero romantico.

 

 

Giudizio individuale del Commissario Prof. Raffaele Panella

Comunica con ricchezza di argomentazioni il suo percorso formativo di studioso e di progettista nel quale ha un ruolo particolare l’essenza del luogo nel quale egli esplora e poi progetta, contemporaneamente ritrovando nel moderno i legami tra innovazione  e radicamento.

 

 

Conclusa la enunciazione dei giudizi individuali dei cinque commissari, il Presidente apre la discussione, in esito alla quale la Commissione perviene alla formulazione, all’unanimità, dei seguenti giudizi collegiali sulla discussione dei titoli.

 

Giudizio collegiale relativo alla candidata  MORELLI Maria Dolores

La candidata riassume il proprio percorso formativo, soffermandosi sui temi di maggiore interesse per la propria ricerca e ancora oggi al centro della sua produzione scientifica. La questione della residenza, sia sotto il profilo morfologico che tipologico: in particolare attraverso lo studio della esperienza italiana dagli anni Sessanta ad oggi. Viene anche presentata alla commissione la produzione progettuale, svolta spesso in collaborazione, e le pubblicazioni prodotte. Il dialogo sviluppato permette di apprezzare la completezza della formazione culturale della Morelli e la sua misurata esposizione.

 

 

Giudizio collegiale relativo al candidato BALDUCCI Valter

L’esposizione di Balducci si svolge con immediatezza e fluidità: vengono riassunte le tappe più determinanti della sua formazione culturale. Appaiono influenti gli studi di dottorato condotti a Venezia, ma anche il soggiorno di ricerca in Francia. Coerente il percorso seguito che lo ha portato attraverso quattro diverse facoltà- Firenze, Venezia, Cesena e Genova – sempre all’interno di circuiti culturali fortemente omogenei. Le sue ricerche sulla città balneare appaiono ben illustrate, così come i suoi progetti, fortemente caratterizzati. Il candidato sembra volersi collocare con decisione in un ben determinato posizionamento all’interno del dibattito disciplinare.

 

 

Giudizio collegiale relativo al candidato BILO’ Federico

Bilò illustra alla commissione il proprio percorso formativo attraverso le varie fasi della sua esperienza di ricerca. Delinea la sua produzione pubblicistica, consistente in saggi ed articoli, ma anche in alcune monografie, prevalentemente orientate verso analisi critiche della condizione progettuale contemporanea. Appare subito interessante il discorso sulla sua produzione progettuale che viene svolto, in forma di dialogo, con la commissione. Il candidato mostra grande precisione di linguaggio, argomenta con coerenza le proprie scelte mostrando autonomia critica e conoscenza del panorama internazionale. La figura che si profila è quella di un ricercatore di solida impostazione scientifica, inserito nella organizzazione didattica della scuola, impegnato in attività istituzionali e molto attivo sia nella produzione progettuale sia anche nella elaborazione teorico-critica.

 

 

Giudizio collegiale relativo al candidato CALABRESE Vincenzo

Calabrese illustra la propria operosità scientifica e didattica esprimendosi con efficacia e intavolando, con la commissione, un dialogo a commento di alcuni aspetti della produzione progettuale. Si rendono evidenti le doti di comunicazione del candidato, la sua profonda cultura tecnica, la competenza professionale e l’esperienza progettuale. Si delinea la figura di un docente dotato di eccellenti capacità didattiche, in grado di svolgere compiti organizzativi per attività istituzionali, molto portato a gestire relazioni interculturali nell’ambito di ricerche applicate.

 

 

 

Giudizio collegiale relativo al candidato CIARCIA Saverio  Mauro Valerio

Il candidato espone con chiarezza e misura il proprio percorso formativo, illustrando la ricca e documentata attività didattica, svolta prima in collaborazione con Nicola Pagliara e successivamente quale titolare di corsi, in prevalenza dedicati ad ambito legato ad allestimenti, museografia, progettazione di interni. Mostra particolare competenza in tali ambiti, affrontando anche ricerche relative a temi tecnici specifici; in particolare le questioni derivanti dall’illuminazione nel rapporto tra antico e nuovo. Descrive la propria esperienza progettuale concretizzatasi anche in alcune consulenze di alto profilo per occasioni espositive e per allestimenti di rilevante impegno. Si esprime con un linguaggio controllato, efficace e mostra notevoli capacità comunicative, dando prova di attitudini didattiche di alta qualità.

 

 

Giudizio collegiale relativo alla candidata FERRINI Susanna

La Ferrini commenta il proprio curriculum che appare riccamente documentato, soprattutto in riferimento alla sua esperienza progettuale. La commissione si sofferma a dialogare su alcune realizzazioni che consentono alla candidata di esporre le proprie posizioni. Il dialogo affronta i temi legati al rapporto Antico/Nuovo e la Ferrini mostra una rilevante capacità di argomentazione unita ad una solida preparazione professionale. Interessanti le esperienze didattica e, in genere, l’operosità scientifica. Si evince il profilo di un docente già formato, in grado di assumersi maggiori responsabilità istituzionali.

 

 

Giudizio collegiale relativo al candidato FIDONE Emanuele

Il candidato espone con chiarezza e grande proprietà di linguaggio i passaggi più significativi della propria formazione di studioso e di docente. Il suo saggio su Shinkel si presta a riflessioni che conducono a ragionare sulla sua produzione progettuale. La commissione si sofferma a commentare alcune sue opere realizzate e Fidone ha modo di motivare le strategie seguite nelle sue scelte. L’esposizione assume il tono di una pacata argomentazione, condotta con intensa lucidità. L’impressione destata è quella di un progettista dotato di grande sensibilità, che dispone di rilevanti mezzi critici e teorici, in grado di comunicare con coerenza il proprio sapere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Terminate le operazioni di formulazione e discussione dei giudizi individuali e collegiali la seduta è tolta alle ore 19,00 e la Commissione si riconvoca per il giorno 26/11/2010 alle ore10,00. 

 

 lì 25/11/2010

 

LA COMMISSIONE:

           

Il  Presidente 

Prof.  Carmela Andriani           _____________________________________

                                  

I  Commissari 

 

Prof.  Massimo Carmassi         _____________________________________

 

Prof.  Giorgio Grassi                _____________________________________

 

Prof.  Raffaele Panella  _____________________________________

 

Il  Segretario

 

Prof.  Giancarlo Carnevale       _____________________________________

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Allegato n. 1 plico contenenti i titoli assegnati.

Allegato n. 2 elenco presenti.

Allegato n. 3 richiesta candidata autorizzata.